dovessi farmi un nome
solo, tra quelli che ti
hanno influenzato di
più, quale sarebbe e
perché?
Ce ne sarebbero tanti
ma in assoluto dico si-
curamente Lucio Bat-
tisti. Il perché è dovuto
al fatto che lo ascolto
da bambino, sono cre-
sciuto con i suoi dischi
e conosco tutta la sua
discografia a memo-
ria. Direi che è anche
inevitabile e naturale,
ormai fa così parte di
me, del mio bagaglio
musicale, che mi in-
fluenza anche senza
volerlo. Di Battisti
sicuramente ammiro la sua vo-
glia di innovare, la sua versa-
tilità, la ricerca maniacale del
giusto sound e del giusto ar-
rangiamento, e il fatto che ogni
suo disco sia in qualche modo
comunque diverso dal prece-
dente, seguendo pur sempre
una linea che li lega tutti.
Il tuo disco “E’ così” si com-
Tato Strino. Le scene sono state
girate tra Napoli e Bacoli. Il senso
del videoclip è più o meno il sen-
so della canzone con queste im-
magini da vhs anni ‘80 che sanno
ormai di ricordi andati ma sempre
presenti tra queste due persone
che un destino beffardo ha fatto
incontrare al momento sbagliato.
In questo video non si racconta
una vera e propria storia con un
inizio e una fine ma è più che altro
una sequenza di immagini sparse,
di ricordi, fino alla scena conclusi-
va dove si ritorna al presente…
Mi sembra evidente il tuo lega-
me con i cantautori classici. Se
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pone di canzoni scritte nel cor-
so degli anni. Pensi che anche il
prossimo lavoro sarà costruito
allo stesso modo oppure pensi di
concentrare la composizione in
un periodo più breve?
Questo dipende anche dal mo-
mento in cui uscirà un prossimo
lavoro. Nel frattempo sto con-
tinuando a scrivere, per cui se
dovessi costruirlo in tempi re-
lativamente brevi allora sarà
composto principalmente da
canzoni scritte di recente. Ma
comunque non disdegno di an-
dare di tanto in tanto a scavare
tra le canzoni scritte in passato
per dare loro una bella spolvera-
ta, un vestito nuovo, e provare a
vedere che effetto mi fanno.
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