intervista
In3pido
Qual è la storia degli In3pido?
Esperienze musicali diverse e un
incontro artistico casuale, danno
vita al progetto IN3PIDO, definito
scherzosamente dai protagonisti un
“toy-rock senza pretese”. Massimo
e Giancarlo che suonavano assieme
in un precedente gruppo incontra-
no Cristiano e Christian nel corso
di una jam session in occasione di
una festa di laurea. Max alla voce
e tastiere, Gianka alla chitarra, Cri-
stiano alla batteria e Chris al basso
iniziano nel 2015 il loro percorso
musicale assieme, suonando un po’
ovunque in provincia di Vicenza e
nel Veneto, (loro terra natale), ese-
guendo cover di brani più o meno
conosciuti. Dopo un breve “rodag-
gio” fu subito chiara la direzione da
prendere: proporre musica inedita
frutto della fusione delle quattro
diverse anime artistiche dei com-
ponenti della band. La ricerca di
qualcosa di nuovo e il vissuto dei
quattro musicisti hanno portato,
nell’arco di pochi mesi, alla realiz-
zazione del primo album degli In-
3pido: Brexit.
Perché “Toy Rock”?
Racconta Chris (bassista) sorriden-
do: “Questa definizione è stata il
frutto di una divertente discussione
tra noi; dopo una sessione di prove,
con la complicità di qualche birra,
si diceva che la nostra è una mu-
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sica che “non se la tira” e con cui
semplicemente ci divertiamo emo-
zionandoci, così mi è uscita questa
espressione e, tra le risate di tutti,
abbiamo deciso di etichettare la no-
stra musica e il nostro progetto in
questo modo.”
Parliamo di Brexit: cosa vi ha
spinto a scrivere la canzone e
perché avete preso spunto pro-
prio dall’uscita della Gran Bre-
tagna dall’Unione Europea?
È successo all’improvviso senza
pensare a quello che stavamo fa-
cendo: in una sessione di prove
Christian con la chitarra acustica
parte con un nuovo Riff. Giancar-
lo subito lo segue e con la chitarra
elettrica e “incattivisce” il riff. Era-
no passati pochi giorni dal referen-
dum in Gran Bretagna sulla Brexit
e ascoltando questa nuova musica
di getto mi sono uscite queste pa-
role: “Uk’s out of Europe”.Da lí
è partita la batteria con un ritmo
serrato.... a un certo punto sembra-
va stessimo suonando seguendo
uno spartito, mancava solo di com-
pletare il testo. Il titolo era chiaro:
“Brexit” e il giorno
successivo pensando
alle sensazioni e allo
stupore causati da questo
evento storico ho completato
il testo.
C’è un altro brano che fa perno
sulle notizie di oggi (o di ieri),
cioè Schiaparelli: come nasce?
Schiaparelli è nata da un riferi-
mento di attualità che ronzava nella
testa di Massimo. Era fine ottobre
del 2016 e su tutte le testate gior-
nalistiche, radio e TV c’era un gran
fermento per questo evento epo-
cale che stava per avvenire: l’atter-
raggio su Marte, per la prima volta
nella storia, di una sonda spaziale
progettata e costruita in Europa.
Racconta Massimo: “ La delusione
che seguì al fallimento della missio-
ne è rimasta dentro di me anche se
io, con quella missione nulla c’en-
travo”. Tutta la canzone è partita
da un riff di Giancarlo (il chitarrista
n.d.r.) da cui il cantante ha preso
ispirazione per creare di getto l’in-
cipit: “come sia stato non so, uno
schianto su Marte tuonò”.
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