TRAKS MAGAZINE TRAKS MAGAZINE 014 ITA | Page 26

intervista Ginez e il bulbo della ventola Qual’è la storia della band? La storia della nostra band, credo che sia un po’ la storia di tutte le band, rispondendo io, come Ginez a questa domanda, posso raccon- tarne il mio pezzetto. Un giorno finii in ospedale, terapia intensiva, quando uscii cominciai a scrivere delle canzoni. Decisi di farlo per- ché penso che fosse quello che da sempre stimolava la mia esistenza, ma visto che ho avuto sempre una vita piuttosto piena, non avevo mai dedicato tempo a questo desiderio latente. Forse l’avvicinarsi al fatto che la vita poteva andarsene, mi ha spinto a farlo. Da quel momento, la canzone, che prima per me fu terapia come ascoltatore, divenne terapia come compositore. Da lì in poi, il fatto di avere una band al mio fianco, che potesse compren- dere e apprezzare tutte le stronzate che stavo scrivendo, fu necessario e con Dani, Roby e Fabio, ho tro- vato le persone perfette per poter cominciare il nostro “bulbico viag- gio”. 26 Con quali premesse nascono sensazioni e idee di “canzoni, bottiglie e altre battaglie”? “canzoni bottiglie e altre battaglie”, na- sce fondamentalmente come una raccolta, non solo di canzoni scrit- te e suonate, ma come il luogo dove depositare un convulso ba- gaglio esistenziale, dove mettere insieme tanti tasselli che compon- gono vite e emozioni, che sono tra- smesse nelle storie che queste can- zoni narrano. Nel disco si respira un’atmosfe- ra di rimpianto, salsedine, taver- ne, cuori infranti e alcool. Tutta vita vera o c’è del romanzato? Penso che questa domanda, do- vrebbe essere fatta a chi ci conosce veramente, o comunque a chi ha condiviso insieme a me, alcune sta- gioni della vita. Credo che le can- zoni non descrivano sempre la ve- rità, ma credo che sempre la verità sia scritta in una canzone, chi ascol- ta lo sa, non si può mascherare. Il rimpianto ci accompagna e ci acco- muna, la salsedine l’abbiamo ad- dosso, siamo nati e cresciuti davan- ti al mare, le taverne ci hanno dissetato di sogni, i cuori infranti ci hanno reso forti e l’alcool ci ha conservato vivi fino a oggi. Che cosa si deve aspettare chi vi viene a vedere dal vivo? Chi ci viene ad ascoltare dal vivo non si deve aspettare nulla, può scegliere se sedersi ad un tavolo o davanti al bancone, oppure stare in piedi, non importa, la cosa impor- tante e che non gli manchi da bere e che si lasci andare, tutto il resto proviamo a farlo noi. Avete nuovi progetti in cantiere? Il disco è uscito da un anno, ma è secondo noi un lavoro che deve es- sere ascoltato, e lo stiamo promuo- vendo più adesso di quando è usci- to. Sinceramente, ora, quello che ci interessa di più, è occuparci intera- mente ai live, quindi il tempo che abbiamo a disposizione cerchiamo di dedicarlo ai concerti. Evidente- mente stiamo già lavorando a pezzi nuovi. Dico evidentemente perché alcuni brani nuovi, stiamo già suo- nandoli dal vivo. 27