test e alla fine dell’ incontro mi ha detto che avrei potuto farle da assistente:) Il privilegio di scrivere canzoni significa trovare una fessura dalla quale liberare emozioni che diversamente terrei dentro, significa svuotarmi lasciando una traccia perenne di quello che sono stata fino al momento prima di scrivere. Quando ho registrato questo disco mi prendevo semplicemente cura delle mie emozioni, quello da cui mi ha curato dopo non potevo neanche immaginarlo. Adesso finalmente posso dire che la voglia di cantarlo al mondo è diventata una delle migliori motivazioni per la remissione di una malattia che mi ha fatto tanta paura. Come nascono le sonorità del tuo disco? In realtà sono una persona curiosa a cui piace affiancarsi di musicisti che fanno musica bella e non faccio mai discriminazioni sulla bellezza. Ascolto jazz e musica elettronica, musica classica e musica d’ autore italiana, indie pop e indie rock,
soprattutto in lingua inglese. Poi mi fermo là dove l’ ascolto mi ha alleggerito il cuore e strappato un sorriso. Nei miei dischi, in questo soprattutto, ho cercato e scelto sonorità che rispondessero a questi requisiti innanzitutto per me stessa. Se poi dovessi riuscire a stimolare, in chi ascolta, delle riflessioni importanti senza diventare noiosa, la mia scommessa sarebbe vinta. Come nasce“ Il Gioco della Neve”? Da una mia personale relazione in bilico. Una storia dominata dall’ indecisione e dall’ incapacità di arrivare a una scelta. Quando ho capito che dovevo arrendermi al sentimento ho scritto questa canzone, invitando l’ altra persona a salire sul filo sottile della mia vita e a rischiare con me l’ equilibrio.