TRAKS MAGAZINE TRAKS MAGAZINE 012 ITA | Page 18

intervista John Malcovitch! Nato a fine 2016, John Malkovi- tch! è un progetto strumentale in cui ogni componente della band ha parte attiva nella creazione del sound dell’album d’esordio: The Irresistible New Cult of Sele- nium. Come siete arrivati all’esordio? Il gruppo nasce alla fine del 2016 dalle ceneri di una band alternati- ve-rock di cui facevano parte tre dei quattro attuali membri. La de- cisione di fare musica strumenta- le è stata banalmente determinata dall’assenza della figura del cantan- te, permettendoci così di trovare la nostra dimensione artistica. Con- seguentemente i quattro pezzi che compongono il disco sono nati in modo naturale e in breve tempo. Sono stati registrati in presa diretta nell’Agosto 2017 ai Busthard Stu- dios di Terni, con l’aiuto di Giorgio Speranza (UTO) e Mattia Laureti 18 di “post-rock”, che di solito non piace a nessuno... Sicuramente l’influenza del cosiddetto “post-rock” è pale- se all’interno del disco vista la sua presenza tra gli ascolti dei membri del gruppo, ciò non nega la pre- senza di altre influenze quali metal, stoner e rock psichedelico, tutte in- fluenze presenti fra le migliaia che compongono il “post-rock”, ter- mine di vaga appartenenza visto i centinaia di diversi stili delle band catalogate come tali: dall’etereo jazz sussurrato dei Bark Psychosis al metal strumentale dei Russian Circles, passando per i tempi dispa- ri dei Toe e l’alternative-rock speri- mentale dei Mogwai e si potrebbe- andare avanti per ore. Se dobbiamo dire chi per noi è veramente “post- rock”, ovvero che è andato al di là del rock come il termine letteral- mente suggerisce, indichiamo due gruppi che ci sono riusciti, dando una nuova voce ai strumenti classi- ci del genere: Godspeed You! Black (124C41+), per poi essere rilasciati il 12 Gennaio per Dingleberry Re- cords, I Dischi del Minollo, Edison Box e Mehr Licht Records & False Hopes. “The Irresistible New Cult Of Selenium” è una sorta di viag- gio interiore. Quali sono i punti di partenza del viaggio? E pote- te spiegare il titolo dell’album? All’interno del disco non vi sono concetti o messaggi prestabiliti. Il punto di partenza fondamentale del viaggio è l’ascoltatore stesso, la musica si pone l’obiettivo di esse- re solamente il tramite attraverso il quale il fruitore può essere so- spinto in un viaggio emotivo del tutto personale. Nel nostro piccolo l’album richiama atmosfere pretta- mente notturne, perciò volevamo che il titolo richiamasse questo tipo di sensazioni. Da qui il riferimen- to al selenio, materiale che quando bruciato emette una luce simile a quella lunare. La vostra musica finisce sot- to l’etichetta onnicomprensiva 19