da quella adulta, è comunque una
soglia passata la quale ci si deve
iniziare a responsabilizzare, il fatto
che “non ci rimane niente” e che
“tornerà l’inverno” non sono sem-
plici sfoghi, ma in qualche modo
paure reali, anche se in realtà poi
cerchiamo di stemperare tutto la
leggerezza, chi ci segue sui social e
sotto i palchi potrà capire.
Come nasce “Condizionale”?
Da un’urgenza, quella di raccon-
tare cosa ci manca e cosa ci fa ar-
rabbiare, con la consapevolezza
che essere giovani è come com-
battere una battaglia che nel bene
e nel male ti porterà ad essere un
adulto e a vivere nel mondo esat-
BEFORE SUNSET
Il gruppo piemontese cambia formazione e pubblica “Paura del futuro”,
disco che li ha fatti allontanare “dalla finestra sui nostri cortili”, tra ur-
genze, rock energico, futuri non consegnati e comportamenti da ragazzini
Che cosa è cambiato, in voi, nel-
la band, nella vostra musica, dal
vostro non lontanissimo esordio,
“Tufo”?
Sicuramente la formazione. Pri-
ma eravamo in tre e adesso da un
annetto circa siamo in quattro. E
poi il nostro sguardo sul mondo,
siamo usciti con maturità dalla fi-
nestra sui nostri cortili e abbiamo
preso un binocolo per guardare
un po’ più lontano.
Parliamo di “Paura del futuro”:
perché avete scelto questo titolo
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e che cosa vi fa più paura, del fu-
turo?
Il periodo in cui stiamo vivendo
non fa sperare molto bene, il futu-
ro una volta ci veniva consegnato
e invece oggi ce lo si deve costrui-
re. La nostra età, sebbene lontana
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