CHIARA PADELLARO
frenesia & riflessione
gliato. Quanto ha inciso il tuo
essere “secchiona” (o della Ver-
gine, come preferisci) sulle can-
zoni e sulle lavorazioni di questo
disco?
Penso che se non fosse stato per la
mia testardaggine e “secchionag-
gine” questo disco non ci sarebbe
mai stato. Per un artista emer-
gente come me fare un disco vuol
dire occuparsi di tutto, soprattutto
di tutti quegli aspetti anche non
musicali che servono a realizzarlo
fisicamente.
tica che non ho più abbandonato.
Un disco va a mettere una bandie-
rina in un percorso artistico: da
un lato segna un punto di arrivo,
ma allo stesso tempo definisce un
nuovo inizio. I brani di “Acqua”
uniscono il mio background mu-
sicale di questi anni, ma anche
emotivo, ci ritrovo dentro espe-
rienze vissute, riflessioni che ho
trasformato in musica per comu-
nicarle.
Sulla tua pagina Facebook c’è un
tuo autoritratto piuttosto detta-
Acqua è il primo album della cantautrice romana: dieci brani che rap-
presentano le tante sfumature della cantante, tra jazz, pop, funk e soul
Ho iniziato a scrivere i miei primi
brani mentre ero in Conserva-
torio, su incitamento degli inse-
gnanti, e da lì è diventata una pra-
Il tuo rapporto con la musica è
di vecchia data perché hai inizia-
to giovanissima. Ma come sei ar-
rivata a questo debutto?
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