TRAKS INTERVIEW TRAKS INTERVIEW#9 | Page 12

RED BRICKS FOUNDATION meglio stonare che annoiare Indie rock band romana attiva già da qualche anno, con molti con- certi e un ep alle spalle, la band conserva il nucleo centrale, formato da Lorenzo Sutto, che risponde alle nostre domande, e Claudio Cossu, e un sound orientato verso il rock di matrice brit Molti concerti e una certa espe- rienza alle spalle, ma la vostra impronta sembra piuttosto “nuova”: volete raccontare la vo- stra storia fin qui? Abbiamo sempre cercato di suo- nare tanto live, sia perché ci pia- ce, sia perché lo abbiamo sempre ritenuto necessario per la nostra crescita musicale. Sin dall’inizio abbiamo suonato ovunque, dalle piccole bettole a conduzione fa- miliare ai grandi palchi romani dei famosi localari. L’esperienza del live è fondamentale anche per capire la nostra musica e il coin- volgimento del pubblico rende tutto più interessante, soprattut- to per noi che possiamo vedere il feedback della nostra musica su 12 della gente che nemmeno cono- sciamo… Nel vostro video “I wanna play with your heart”, oltre che una certa aria da “sciupa femmine”, si leggono influenze musicali dai 70s ai 90s. Quali sono i vostri ca- pisaldi musicali? Ho sempre sognato di saperci fare con le ragazze ma nel video questa cosa è più presa in giro che elo- giata. Nel rock ‘n roll soprattutto l’immagine virile e sensuale del bad boy è diventata iconografia ed è su quello che mi soffermo ed è ovvio che se si vuole parlare di questo aspetto non si può non passare per gli anni 60/70 e tutto quel culto dell’immagine dionisia- ca del frontman bello e dannato. La nostra musica però non vuo- le essere macchietta di un movimento che ormai è bello che pas- sato ma piuttosto vor- rebbe riprendere in mano una concezione estetica e musicale che si è un po’ persa negli ultimi anni, anche con influenze non prettamente inglesi dell’epoca d’oro del rock ma appunto, grun- ge, punk e alternative. A noi piace cambiare come le scale di Harry Potter. Qual è la genesi della canzone? Ritrovarsi a Londra davanti a Big Bang Theory (“through the desert of Pasadena”) e avere voglia di scrivere una canzone pop riguar- do a una serie di idee di front- man/antieroe che ho avuto da quando ho ascoltato per la prima volta Heartbreak Hotel. Il brano anticipa un disco che si annuncia come “maturo”... Penso che parlare di maturità ora come ora potrebbe risultare scor- 13