VAT VAT VAT
qualcosa di ancestrale
Molte incarnazioni e molte avventure alle spalle, un disco che si intitola
“Vie” (e che definscono “Un elefante con le ali che fluttua nella galas-
sia”), il trio si muove con (poca) circospezione tra psichedelia, rock e pop,
con gusti versatili e molti muri del suono da scalare
Avete alle spalle numerose esperien-
ze e “reincarnazioni”. Potete raccon-
tare come siete arrivati fino al vostro
debutto su lp?
Ci siamo arrivati dopo anni e anni di
esperimenti e sala prove. La continua
ricerca della nostra identità ci ha por-
tato dalla dimensione sofisticata del
trio cantautorale (Vanni & Troupe)
a qualcosa di duro e puro come VAT
VAT VAT. Praticamente siamo passati
dall’acustico al “Fuzz Rock” fino a es-
sere definiti “pop esistenziali” con l’ul-
timo lavoro. Con “Reazioni” (EP 2016)
abbiamo girato tanto. Ci siamo con-
vinti di essere VAT VAT VAT e l’ unica
cosa certa è che cercheremo sempre e
comunque di essere sinceri nelle cose
che facciamo. Promettiamo però di non
cambiare più nome!
Mi pare di capire che il titolo “Vie”
sia piuttosto significativo:
potete parlare della scelta e delle
ispirazioni che hanno guidato la
realizzazione del disco?
“Vie” ha una doppia lettura e tanti
concetti raccolti nell’età post-adole-
scenziale. L’obiettivo è quello di fornire
all’ascoltatore una sorta di “via di fuga”
(titolo della traccia 8); doveva essere
il titolo dell’album ma VAT VAT VAT
- VIE ci ha folgorato. Le ispirazioni
affondano le radici in qualcosa di lon-
tano, di ancestrale. Se ne parla molto
nelle canzoni e con la musica abbiamo
cercato di rendere onore e di inqua-