TRAKS INTERVIEW TRAKS INTERVIEW #8 | Page 36

SESEMAMA BrunellaSelo, Elisabetta Serio, Annalisa Madonna e Fabiana Martone , si incontrano con la voglia di misurarsi in un repertorio che le veda protagoni- ste sul piano vocale, strumentale, compositivo: ne nasce l’album omonimo Come si realizza l’incontro che dà vita al vostro quartetto? Le SesèMamà nascono all’incirca un anno e mezzo fa, dall’incontro profes- sionale di Brunella Selo e Annalisa Ma- donna, che entusiasmate dall’idea di un progetto vocale tutto femminile decido- no di coinvolgere ben presto anche Eli- 36 sabetta Serio e Fabiana Martone: tutte noi proveniamo da esperienze artisti- che e ambiti musicali diversi, dal jazz alla world music al gospel, ognuna con un percorso professionale già consoli- dato e affermato e, appunto per questo, tutte pronte a metterci in gioco creati- vamente in un progetto comune. quindi deciso di preseguire affrontando anche nostre composizioni originali ed è nato il brano “Les entrailles” scritto in una lingua che abbiamo ribattezzato “francoletano”, ovvero una sintesi tra francese maccheronico e napoletano, che rimanda un po’ alla storia del regno di Napoli. È un brano molto ironico, ma allo stesso tempo molto complesso, in cui le nostre voci (e naturalmente intendiamo anche il pianoforte, che ha un ruo lo di vera e propria quarta voce) si intrecciano non solo armonicamente, melodicamente e ritmicamente, ma si esprimono anche in modo onomatopeico attraverso l’imitazione divertente e di- vertita di oggetti e strumenti musicali. Aprire il nostro disco con questo brano ci sembrava quindi il modo più efficace e identificativo di presentarci al pubbli- co. Per il nostro primo singolo e video- clip, invece, la scelta è caduta su una cover di un famoso brano di Toquinho e Vinicius de Moraes, “Sem medo”, eseguito però nella versione italiana, splendidamente tradotta da Sergio Bardotti con il titolo di “Senza paura”. È una canzone estremamente trasci- nante, con un testo che ben esprime un concetto importante per noi, ovvero af- frontare la vita con il giusto equilibrio tra forza, coraggio, ironia e leggerezza, quella forma di saggezza che da sem- pre, soprattutto nel tessuto sociale più popolare, contraddistingue il mondo femminile. All’interno del vostro “mix” si di- stinguono svariati in- gredienti. Vi- sti i percorsi diversi, come avete scelto un terreno so- noro comune per lavorare sul disco? La nostra ri- cerca di un territorio so- noro in cui ri- trovarci tutte è cominciata con la riela- borazione di alcune cover come “Roda viva” di Chico Buarque de Hollanda e “Mishaela” di Noa, non a caso brani in cui già conflu- iscono linguaggi musicali diversificati. Ci siamo divertite a costruire di volta in volta tappeti armonici su cui a tur- no ciascuna di noi potesse poi espri- mersi individualmente, oppure cellule ritmiche vocali sovrapposte, lasciando sempre ampio spazio anche all’improv- visazione. Ne è uscito fuori un inte- ressantissimo mix di stili, linguaggi e vocalità differenti ma allo stesso tempo amalgamati dalle nostre quattro iden- tità sonore. In quest’ottica abbiamo 37