tue emozioni mentre compo-
ni?
Più che passaggi umorali
sono passaggi dinamici. Mi
piace nelle canzoni caricare
un certo pathos, di farle cre-
scere per poi chetarle, e poi
farle crescere ancora. Vorrei
dargli la spinta dell’emozione
non solo con le parole ma an-
che e soprattutto con la mu-
sica. Scrivo di pancia e quella
pancia, oltre che fisicamente,
voglio riversarla tutta nelle canzoni
cercando di creare un legame forte tra
chi canta e chi ascolta.
Per le influenze su canzoni come
“Into Those Nights” ho citato nella
recensione personaggi storici come
Cat Stevens, mentre in altri brani si
può trovare affinità con produzioni
più recenti, come Bon Iver. Quali sono
i tuoi capisaldi e ti piacciono di più gli
“antichi” o i “moderni”?
Sono innanzitutto un appassionato di
musica, e in