TRAKS INTERVIEW TRAKS INTERVIEW #4 | Page 28

di inventiva, l’immagine era molto di- dascalica, eppure Xabier Iriondo e Ro- berto Bertacchini (the shipwreck bag show), utilizzando citazioni degli Scritti Corsari, hanno composto una “poesia elettrica” potente. 28 Quando hai ascoltato le musiche “de- rivate” dalle tue immagini hai avuto molte sorprese oppure tutto sommato ti aspettavi questo tipo di risultati? In un certo senso mi hanno sorpre- so tutti. Chi è rimasto molto fedele con un filo sottile che li lega fino alla fine. Avevi già un rapporto con gli artisti che hanno lavorato al progetto? In che modo avete interagito? Si, con quasi tutti. Alcuni sono amici di vecchia data, altri lo sono diventati. Di tutti sono fan, quello è certo, e nutro una grande stima per quello che fan- no. Qualcuno l’ho conosciuto di persona grazie al progetto, qualcuno l’ho cono- sciuto meglio. La maggioranza dei mu- sicisti presenti fa parte della scena in- die (ma non solo) bolognese, ma anche italiana ed europea. C’è anche Jochen Arbeit degli Einstürzende Neubauten che definirei della scena internazionale, ma non solo, penso agli His Clancyness spesso in tour negli Usa o ai compo- nenti storici degli Starfuckers: Manuel Giannini e Roberto Bertacchini (in que- sto caso in due formazioni diverse)! L’interazione è stata semplice, sono stati subito entusiasti dell’idea, talvol- ta con qualche perplessità, ma subito collaborativi e incredibilmente, visti anche gli im- pegni di alcuni di loro, ve- locissi- mi. Sono stato fortu- nato. al proprio genere, come per esempio i Melampus o Giungla, ha composto delle tracce bellissime e a mio parere completamente in sintonia con le mie opere. Altri, come Stromboli e Bologna Violenta hanno praticamente composto una colonna sonora che potrebbe a sua volta continuare la storia di quelle foto. Ma c’è anche chi mi ha spiazzato, come Stefano Pilia che ha tirato fuori un pezzo minimale ma intensissimo, solo al piano. Ma tutti, proprio tutti sono stati una sorpresa, quando ho ascol- tato le canzoni per la prima volta ero emozionato come un bambino e non ci ho messo nulla a innamorarmi di quei suoni. Ci sono dei pezzi che rimangono totalmente in testa e la cosa incredibile è che messi insieme - e fare la scalet- ta non è stato facilissimo - sono un bel disco, con sonorità molto differenti ma 29