TRAKS INTERVIEW TRAKS INTERVIEW #4 | Page 26

TEN! dieci foto per dieci canzoni Alessandro Trapezio è un fotografo bolognese che ha affidato dieci proprie foto ad altrettante band con la richiesta di comporre un brano ad hoc. E’ nata così una compilation con relativo catalogo. Che ha visto, tra i parteci- panti, Bologna Violenta, Fuzz, His Clancyness, Melampus, Stromboli 26 potesse calzare completamente o esse- re l’esatto contrario della loro essen- za. Sono stato neutro e quasi del tutto casuale nell’affidargli le immagini che avevo scelto. Qualcuno si è trovato su- bito a suo agio ed è stato coerente con il proprio suono, altri dopo una prima difficoltà hanno creato cose nuove ri- spetto al loro stile. Qualcuno mi ha con- fessato di essere stato fino all’ultimo in seria difficoltà perché sentiva lonta- nissima l’immagine. Difficoltà di alcuni a parte, comunque, sono venute fuori 10 tracce secondo me molto belle, tut- te interessanti e in alcuni casi davvero sperimentali. Credo, per farti un esem- pio, che una delle più complesse da mu- sicare, fosse l’immagine della lapide di Pier Paolo Pasolini; c’era poco margine Puoi raccontare come nasce il proget- to “Ten!”? “Ten!” è un progetto nato per caso, dopo che nel corso degli anni alcuni gruppi o musicisti mi hanno richiesto delle im- magini per le loro copertine, essendo io un artista che usa principalmente la fo- tografia. E’ capitato che le mie idee per i loro album non coincidessero con le loro; così mi sono chiesto cosa sarebbe successo se fossi stato io a scegliere del- le mie foto, già concepite come coperti- ne, e le avessi “imposte” ai gruppi. Una sorta di inversione del canonico pro- cesso che avviene tra fotografo e mu- sicista. Qui sono stati loro a comporre un pezzo inedito ispirandosi alla foto, alla copertina. Ovviamente mi piaceva anche l’idea di proseguire quel proficuo sodalizio, anche se ribaltato in questo caso, tra la fotografia e la musica, come tra Mapplethorpe e Patti Smith (o altri centinaia di casi), in cui opere fotografiche sono diventate copertine stori- che. Accostare immagini e fotogra- fie è diventata pratica comune con le copertine, ma farlo a par- tire dalla foto è quasi inedito. Pensi di aver messo in difficoltà i musicisti che hai coinvolto? Sicuramente è stata una bel- la sfida per loro, perché non ho voluto, tra le immagine scelte, neppure dare loro una foto che 27