TEN!
dieci foto per dieci canzoni
Alessandro Trapezio è un fotografo bolognese che ha affidato dieci proprie
foto ad altrettante band con la richiesta di comporre un brano ad hoc. E’
nata così una compilation con relativo catalogo. Che ha visto, tra i parteci-
panti, Bologna Violenta, Fuzz, His Clancyness, Melampus, Stromboli
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potesse calzare completamente o esse-
re l’esatto contrario della loro essen-
za. Sono stato neutro e quasi del tutto
casuale nell’affidargli le immagini che
avevo scelto. Qualcuno si è trovato su-
bito a suo agio ed è stato coerente con
il proprio suono, altri dopo una prima
difficoltà hanno creato cose nuove ri-
spetto al loro stile. Qualcuno mi ha con-
fessato di essere stato fino all’ultimo
in seria difficoltà perché sentiva lonta-
nissima l’immagine. Difficoltà di alcuni
a parte, comunque, sono venute fuori
10 tracce secondo me molto belle, tut-
te interessanti e in alcuni casi davvero
sperimentali. Credo, per farti un esem-
pio, che una delle più complesse da mu-
sicare, fosse l’immagine della lapide di
Pier Paolo Pasolini; c’era poco margine
Puoi raccontare come nasce il proget-
to “Ten!”?
“Ten!” è un progetto nato per caso, dopo
che nel corso degli anni alcuni gruppi o
musicisti mi hanno richiesto delle im-
magini per le loro copertine, essendo io
un artista che usa principalmente la fo-
tografia. E’ capitato che le mie idee per
i loro album non coincidessero con le
loro; così mi sono chiesto cosa sarebbe
successo se fossi stato io a scegliere del-
le mie foto, già concepite come coperti-
ne, e le avessi “imposte” ai gruppi. Una
sorta di inversione del canonico pro-
cesso che avviene tra fotografo e mu-
sicista. Qui sono stati loro a comporre
un pezzo inedito ispirandosi alla foto,
alla copertina. Ovviamente mi piaceva
anche l’idea di proseguire quel proficuo
sodalizio, anche se ribaltato in
questo caso, tra la fotografia e la
musica, come tra Mapplethorpe
e Patti Smith (o altri centinaia
di casi), in cui opere fotografiche
sono diventate copertine stori-
che.
Accostare immagini e fotogra-
fie è diventata pratica comune
con le copertine, ma farlo a par-
tire dalla foto è quasi inedito.
Pensi di aver messo in difficoltà
i musicisti che hai coinvolto?
Sicuramente è stata una bel-
la sfida per loro, perché non ho
voluto, tra le immagine scelte,
neppure dare loro una foto che
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