DRONING MAUD
facendo errori bellissimi
Foto di Luca Bravi
“Beautiful mistakes” è il terzo e nuovo lp della band, impegnata a insegui-
re, con successo, atmosfere di pop raffinato ma sostenuto, figlio di cambia-
menti nel processo compositivo
È cambiato il processo compositivo.
Ascoltarsi l’uno con l’altro per dare
spazio alla creatività, senza imporre le
proprie idee, produce sempre risultati
Questo terzo disco è presentato come
una svolta a livello di maturazione ar-
tistica. Che cosa è cambiato nella band
con “Beautiful Mistakes”?
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ottimali. Più che di una rivelazione si
può parlare di una presa di coscienza:
la naturale meta di un cammino com-
piuto senza forzature di alcun genere.
Potete spiegare meglio il concept del
titolo? Quali sono i “bellissimi errori”
che pensate di aver commesso?
ll punto del discorso è che in generale
molte azioni vengono captate come un
errore soltanto perché noi non reagia-
mo nella maniera opportuna. Gli errori
capitati per caso all’interno di un brano
che ci hanno involontariamente sug-
gerito nuovi modi di suonare e nuovi
arrangiamenti, sono fondamentali per
dare la giusta personalità a una canzo-
ne. Ciò che può sembrare un errore non
è altro che una nuova opportunità.
Da dove nasce la scelta di mettere la
voce decisamente al centro delle vo-
stre nuove composizioni?
Nelle nostre composizioni non cerchia-
mo di colpire l’ascoltatore facendo del
mero esercizio di stile, ma cercando di
comunicare il nostro punto di vista, e
cosa meglio delle parole per arrivare
dritti al punto?
Potete spendere qualche parola sulle
sensazioni che vi hanno portato a scri-
vere tutti gli otto brani che compongo-
no il disco?
SOME CALL LOVE: il bisogno di co-
municare.
MISCOMMUNICATIONS: l’incapacità
di comunicare.
ON THE CORNER: l’esigenza di sen-
tirsi amati.
LAZY SUN: essere fuori luogo, senso di
inadeguatezza e sentimento di non ap-
partenenza a un ruolo stabilito.
SIMPLE THINGS: la felicità nei piccoli
gesti.
STORYTELLER: la fragilità dei ricor-
di.
REFERENCES: una rassicurazione,
una piccola certezza. La morte non esi-
ste, è solo trasformazione.
DUST: non si dimentica mai un amore,
si impara a vivere senza di esso.
Potete descrivere i vostri concerti?
Quali saranno le prossime date?
Nei nostri concerti cerchiamo sempre
di coinvolgere emotivamente le persone
e la riuscita dipende anche dal conte-
sto in cui ci troviamo e dall’attenzione
che le persone mettono nell’ascoltare
musica. Vi aspettiamo il 28 Aprile 2017
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