TRAKS INTERVIEW TRAKS INTERVIEW #4 | Page 12

che a noi piacerebbe molto se questa collaborazione sfociasse, non so, in un tour assieme … vedremo. Che cosa vi piace della musica italiana di oggi? Ti evito la filippica da classico musicista quasi cinquantenne che di solito a questa tipologia di domanda parte con la giaculatoria:” Eh ai nostri tempi c’ erano più locali, paghe migliori, più attenzione eccetera”. Tutte cose vere e sacrosante ma purtroppo non v’ è molto da fare. Se mi chiedi se vi siano nuovi artisti validi ti rispondo che la musica buona c’ è, c’ è sempre stata e sempre ci sarà. Quella ha a che fare con l’ urgenza espressiva, la voglia di emergere, di“ urlare” qualcosa e non vedo differenze fra il musicista attuale, quello del‘ 500 o quello del futuro lontanissimo. Su cosa“ non ci piace” della musica italiana, credo che ogni Rambler potrebbe stilarti una sua personale classifica. A me non piace il filone, a mio avviso costruitissimo, dell’ indie italiano, però devo ammettere che vi sono degli artisti interessanti anche in quel genere. Se devo farti due nomi interessanti, a prescindere da etichette
che lasciano il tempo che trovano, direi Levante e Brunori. Fosse stato concepito già in epoca Trump questo disco sarebbe diverso? Probabilmente si, però credo che se si scrive una brutta canzone, poco” sentita” su Trump … come dire, Trump rimane” in sella” e purtroppo anche la brutta canzone! Non vogliamo correre il rischio di sembrare dei” forzati dell’ impegno”. la nostra storia dimostra da che parte stiamo e brani impegnati li abbiamo sempre scritti e sempre li scriveremo. Il tour che sta per partire, inoltre, è un vero e proprio viaggio che attraversa tutta la nostra carriera e vi diamo una piccola chicca: oltre a presentare il nuovo cd e suonare i nostri classici, celebreremo i vent’ anni del nostro fortunato cd” Terra e Libertà”, uscito nel 1997. Ne vedrete delle belle!

che a noi piacerebbe molto se questa collaborazione sfociasse, non so, in un tour assieme … vedremo. Che cosa vi piace della musica italiana di oggi? Ti evito la filippica da classico musicista quasi cinquantenne che di solito a questa tipologia di domanda parte con la giaculatoria:” Eh ai nostri tempi c’ erano più locali, paghe migliori, più attenzione eccetera”. Tutte cose vere e sacrosante ma purtroppo non v’ è molto da fare. Se mi chiedi se vi siano nuovi artisti validi ti rispondo che la musica buona c’ è, c’ è sempre stata e sempre ci sarà. Quella ha a che fare con l’ urgenza espressiva, la voglia di emergere, di“ urlare” qualcosa e non vedo differenze fra il musicista attuale, quello del‘ 500 o quello del futuro lontanissimo. Su cosa“ non ci piace” della musica italiana, credo che ogni Rambler potrebbe stilarti una sua personale classifica. A me non piace il filone, a mio avviso costruitissimo, dell’ indie italiano, però devo ammettere che vi sono degli artisti interessanti anche in quel genere. Se devo farti due nomi interessanti, a prescindere da etichette

che lasciano il tempo che trovano, direi Levante e Brunori. Fosse stato concepito già in epoca Trump questo disco sarebbe diverso? Probabilmente si, però credo che se si scrive una brutta canzone, poco” sentita” su Trump … come dire, Trump rimane” in sella” e purtroppo anche la brutta canzone! Non vogliamo correre il rischio di sembrare dei” forzati dell’ impegno”. la nostra storia dimostra da che parte stiamo e brani impegnati li abbiamo sempre scritti e sempre li scriveremo. Il tour che sta per partire, inoltre, è un vero e proprio viaggio che attraversa tutta la nostra carriera e vi diamo una piccola chicca: oltre a presentare il nuovo cd e suonare i nostri classici, celebreremo i vent’ anni del nostro fortunato cd” Terra e Libertà”, uscito nel 1997. Ne vedrete delle belle!

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