TRAKS INTERVIEW TRAKS INTERVIEW #3 | Page 12

è stata una “ surgery ” vera , e allo stesso tempo , spirituale , perché ho dovuto in qualche maniera accettare la cosa e ritardare l ’ uscita dell ’ album . Chi hai scelto per lavorare con te sul nuovo disco ? Sul nuovo album ho scelto di lavorare con gli stessi musicisti con cui collaboro attualmente dal vivo : Gianmarco Petti al basso e cori e Luca Cetroni alla batteria ; sono musicisti con cui lavoro da diversi anni , e con cui ormai c ’ è un grande feeling musicale . Quando arrangio i brani ci capiamo al volo . In fase di scrittura lavoro abitualmente solo , ma nella sonorità , in pratica , è un disco di una band affiatata . E poi , da non sottovalutare il grande lavoro del mio amico e fonico Raffaele Petrucci . Puoi raccontare la strumentazione principale che hai utilizzato per suonare in questo disco ? Chitarristicamente parlando ho utilizzato pochissima attrezzatura : un paio di chitarre ( Stratocaster e Telecaster ), un paio di pedali distorsori , un wah , 2 amplificatori stile vintage . E poi ci sono una chitarra acustica e una classica , utilizzate in alcuni brani .
Non utilizzo mai molte cose . Puoi descrivere i tuoi concerti ? I miei live hanno solitamente un impatto molto potente e ricco di energia , do spazio a momenti di improvvisazione e spettacolarizzazione coinvolgendo anche direttamente il pubblico . Chi sono gli artisti indipendenti italiani che stimi di più ? Ammetto candidamente di non seguire con particolare attenzione la scena indipendente italiana . Essendo cresciuto con un determinato background , e cantando in inglese , seguo maggiormente artisti d ’ oltre oceano . Puoi indicare tre brani che ti hanno influenzato particolarmente ? Ti do delle risposte “ da chitarrista ”: “ Little wing ” – Jimi Hendrix “ Hold the line ” – Toto “ Purple rain ” – Prince

è stata una “ surgery ” vera , e allo stesso tempo , spirituale , perché ho dovuto in qualche maniera accettare la cosa e ritardare l ’ uscita dell ’ album . Chi hai scelto per lavorare con te sul nuovo disco ? Sul nuovo album ho scelto di lavorare con gli stessi musicisti con cui collaboro attualmente dal vivo : Gianmarco Petti al basso e cori e Luca Cetroni alla batteria ; sono musicisti con cui lavoro da diversi anni , e con cui ormai c ’ è un grande feeling musicale . Quando arrangio i brani ci capiamo al volo . In fase di scrittura lavoro abitualmente solo , ma nella sonorità , in pratica , è un disco di una band affiatata . E poi , da non sottovalutare il grande lavoro del mio amico e fonico Raffaele Petrucci . Puoi raccontare la strumentazione principale che hai utilizzato per suonare in questo disco ? Chitarristicamente parlando ho utilizzato pochissima attrezzatura : un paio di chitarre ( Stratocaster e Telecaster ), un paio di pedali distorsori , un wah , 2 amplificatori stile vintage . E poi ci sono una chitarra acustica e una classica , utilizzate in alcuni brani .

Non utilizzo mai molte cose . Puoi descrivere i tuoi concerti ? I miei live hanno solitamente un impatto molto potente e ricco di energia , do spazio a momenti di improvvisazione e spettacolarizzazione coinvolgendo anche direttamente il pubblico . Chi sono gli artisti indipendenti italiani che stimi di più ? Ammetto candidamente di non seguire con particolare attenzione la scena indipendente italiana . Essendo cresciuto con un determinato background , e cantando in inglese , seguo maggiormente artisti d ’ oltre oceano . Puoi indicare tre brani che ti hanno influenzato particolarmente ? Ti do delle risposte “ da chitarrista ”: “ Little wing ” – Jimi Hendrix “ Hold the line ” – Toto “ Purple rain ” – Prince

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