TRAKS INTERVIEW TRAKS INTERVIEW #2 | Page 28

comunque. Mi incuriosisce, per motivi che immagino ovvi, anche la scelta delle voci di “Do Nascimento”... Puoi raccontare qualcosa in merito? “Do Nascimento” è il pezzo più provocatorio dell’album. Volevo dare uno spaccato della miseria del mondo in cui viviamo, non è stato molto impegnativo mi è bastato sintonizzarmi un pomerig- gio alla radio e sul web per scoprire che è più facile trovare queste cose piuttosto che la bellezza del discorso finale di Scardovelli sulla natura umana. Mi piaceva partire da una situazione negativa e senza speranza per dire che in realtà la speranza esiste e dipende soltanto da noi trovarla per rinascere. Se la vogliamo mettere cosi “Do Nascimento” è un brano di protesta come si 28 Visto il numero e la qualità sempre più rilevante delle tue collaborazioni e dei tuoi interventi sui dischi altrui, sei uno dei personaggi più influenti sulla scena indipendente (o come la vogliamo chiamare) contemporanea italiana. Come fotografi questo momento per la musica italiana? Innanzitutto ti ringrazio per queste parole perché a uno schivo come me fanno tremare le gambe quanto battere il cuore per la gratitudine e l’emozione. Sono molto onorato che da qualche tempo gli addetti ai lavori pensino queste cose anche se forse non è veramente cosi ah ah. Comunque mi impegno da tempo in tanti progetti e tante collaborazioni perché ci credo e penso che la musica sia la mia strada per rendere questo un mondo migliore e per il mio sviluppo come essere umano. Detto ciò provo a rispondere alla tua domanda: sento in giro tanta bella roba, tante belle cose ma alla fine la visibilità ce l’hanno sempre le peggiori, le meno interessanti e le mediocri. Forse allo star system conviene così, per cui da tempo la mia unica forma di insurrezione e di ribellione consiste nel continuare a impegnarmi per far sì che le cose belle e i gruppi bravi possano emergere. Manca forse un po’ più di coraggio in Italia, potremmo osare di più senza avere paura che il pubblico ci volti le spalle. A volte il pubblico ti premia a una condizione: che tu sia sincero. E la gente questo sa ricononoscerlo. scrivevano negli anni 70 ed è interessante la reazione del pubblico quando scopre che i miei concerti partono sempre con questo pezzo e io salgo alla fine quando inizia a parlare Scardovelli come a volere significare: ”Ehi ragazzi possiamo farcela, possiamo rinascere,ci stanno fottendo, svegliamoci!!” È un brano che, nonostante non sembri, ha un grande ottimismo. 29