GIULIANO CLERICO
lontano dai
sogni di gloria
Quarto album per il cantautore pescarese: dentro “L’Uomo Tigre ha fallito” ci sono alcuni ritratti, per lo più di sconfitti, una certa assenza di illusioni ma anche buone dosi di ironia
Che cosa ti è successo nei tre anni passati da “La diva del cinemino”?
Ho fatto una settantina di serate in
giro per l’Italia da nord a sud,compresa
una tappa in un club in Spagna a Barcellona. Ho ascoltato un pò di dischi in
macchina,ho scritto le canzoni del disco
nuovo che ho cominciato a registrare ad
agosto del 2014.
Per curiosità, perché l’”Uomo Tigre”,
fra i tanti simboli possibili? E perché
ha fallito?
L’UOMO TIGRE è ispirato dai pugili
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che ho visto darsi da fare per arrivare
al titolo di campione italiano per poi
perderlo alla prima occasione di difenderlo,per poi tornare nel buio lontano
dai sogni di gloria. Ha fallito l’eroe rassicurante senza macchia e senza paura,senza vizi e debolezze...ma dove sta?
Mi sembra che nel complesso tu abbia
scelto una strada un po’ più diretta,
soprattutto negli arrangiamenti, rispetto ad alcuni episodi del disco precedente. Una scelta o un caso?
Faccio dischi perché quelli precedenti
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