E’ una cosa un po’ particolare, so-
litamente sono le band che contat-
tano i registi per girare i videoclip,
in questo caso è stato il contrario,
e non smetterò mai di ringraziare
Emanuele per aver innescato que-
sta scintilla. Ci siamo subito inna-
morati della sua idea e l’abbiamo
co-finanziata insieme a Paolo Mei e
Raimondo Ferraro. Ad Aprile dello
scorso anno ho raggiunto Emanue-
le, Michela D’Amico e il resto dello
staff a Montalbano Elicona, un luo-
go sperso tra le montagne in provin-
cia di Messina. E’ stata una giorna-
ta molto intensa ed emozionante,
c’era un’atmosfera magica, lunare.
“Me+1” ha rappresentato un mo-
mento di svolta importante ri-
spetto agli inizi targati VeiveCura.
Visto in prospettiva, dato che è
passato del tempo dall’uscita, qua-
li sono le cose che ancora vi con-
vincono di più dell’album e cosa
magari cambiereste?
Bella domanda. E’ stato un disco
importante per noi, molto diverso
dal passato. Non so cosa cambie-
rei, è un album cristallizzato in un
momento ben preciso del nostro
percorso, volevamo alleggerirci e lo
abbiamo fatto a modo nostro. Se lo
riascolto adesso sono fiero del lavo-
ro svolto con il resto della band, è
stato un disco molto corale. Sì, forse
non cambierei niente, se non i ca-
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