TRAKS INTERVIEW TRAKS INTERVIEW 007 | Page 14

Siete nati nel 2016: potete raccontare la vostra (breve) storia come band? Io e Andre eravamo in cerca di un bat- terista, avevamo arrangiato qualche brano dell’album ma ci mancava qual- cuno che colmasse la parte ritmica. Andrea si è trasferito a settembre a Bologna, dove io già vivevo e abbiamo iniziato a cercare un batterista serio che avesse la voglia di partecipare a questo progetto. Dopo circa due mesi siamo riusciti a trovare Casper Adamov e da lì siamo partiti. “Spettri da scacciare” sembra un di- sco animato da forze piuttosto oscu- re: potete raccontare le ispirazioni da cui siete partiti e come sono andate TELEGRAPH TEHRAN volutamente ermetici le lavorazioni del disco? Per quanto riguarda questo primo di- sco io avevo molto materiale melodico in cantiere da anni con Andrea e Ca- sper abbiamo arrangiato molte linee e nel farlo ci siamo trovati davvero bene, la prima canzone “Carmica” l’abbiamo scritta io e Andrea e devo dire che lavo- rare tutti e tre insieme nella creazione dei brani è molto stimolante, è cosi che stiamo lavorando. Nei contenuti il disco è volutamente ermetico, la scrittura dei testi non segue sempre un filo logico ma anzi cerca spesso di lasciare spazio a suggestioni e a libere interpretazioni. Personalmente vorrei che ogni canzone fosse un po’ come un sogno dal quale si vo- Con influenze molto varie, che spaziano dai Marlene Kuntz ai Tame Impala, il trio di stanza a Bologna ha radici profonde nonostante una storia recente, tutta condensata nell’ultimo album, “Spettri da scacciare” 14 15