che vive a testa in giù in un mondo in
cui l’assenza di gravità non fa paura
e ci fa fluttuare senza paura (Senza
Rete), L’anima introspettiva di chi non
sa scegliere e perde tutto (Asimmetrie)
o di chi per la prima volta fa incontrare
strade fino a quel momento parallele
(Alter Ego) o ancora di chi affronta con
spensieratezza un cam-
biamento doloroso da un
passato difficile verso la
felicità (E ora lei) . Poi c’è
invece la parte di me che,
per il lavoro che fa, è co-
stretta a ricordare che c’è
spazio nella nostra vita
per la fantasia ma poi è la
realtà quella che brutal-
mente emerge e ci riporta
con i piedi per terra, come
in “Arida” dove la prota-
gonista si libera dal giogo di un amore
diventato trappola e odio. E poi ci sono
le drammatiche storie dei migranti e
profughi costretti ad abbandonare un
Sud del mondo fatto di guerra, orrore e
miseria sperando in un Nord che li ac-
colga e che non li respinga, come invece
di fatto accade…
Ecco, l’attualità spezza il sogno ed
entra di prepotenza nel tuo disco: per
esempio nel singolo e video di “Jungle,
Frontiere chiuse” racconti l’enorme
tragedia dei migranti. Che cosa ti ha
colpito di più della tua esperienza a
Calais o delle altre tue esperienze a
ha trovato la sua giusta collocazione.
Poi, il desiderio di raccontare in modo
più diretto, chiaro e comprensibile que-
ste storie, sia quelle fatte di realtà che
quelle puramente immaginarie, ha fat-
to il resto. Devo dire che c’ho davvero
preso gusto, queste dieci canzoni mi
hanno fatto appassionare talmente tan-
to all’idea di scrivere
nella mia lingua che
non userò mai più l’in-
glese.
Benché alcune delle
canzoni del disco par-
lino di realtà dramma-
tiche, le sonorità sono
spesso improntate a
una serenità di fondo.
Vorrei capire se è sta-
ta una scelta meditata
oppure se è stato un
processo spontaneo...
E’ un disco che racconta con schiettez-
za e senza giri di parole le mie diver-
se anime... Quella naive, sognante e
idealista che si ferma sulla spiaggia
a osservare gli sbiaditi pezzi di vetro
persi “tra i granelli di sabbia, levigati
dal sole e dal vento” immaginando qua-
le nostalgia possano avere pensando a
quando erano fulgenti bottiglie, (Sas-
si di Vetro) o che vedendo le nuvole di
fumo intrappolate in una stanza chiusa
immagina che possano divertirsi ad a
disegnare sulle pareti ombre come sa-
gome umane (Nuvole). L’anima leggera
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