zioni: a novembre è prevista l’ uscita del tuo nuovo album“ Ho bisogno di aria”, e un libro, il secondo, dopo la raccolta di racconti“ Il mio modo di ballare”. Queste due creature hanno vita propria o sono legate tra loro, come già è avvenuto con il tuo lavoro precedente? Io credo che nessun artista realizzi opere sconnesse tra loro. Anche a distanza di anni e di cambiamenti personali. A guardar bene potremmo trovare un filo logico che lega a se ognuna delle pubblicazioni. Nello specifico questo nuovo libro, il mio primo piccolo romanzo, nasce di getto come uno sfogo personale attingendo alla vita quotidiana e poi stravolgendola di invenzioni letterarie. Farò molto riferimento a Bukowski e a una certa volgarità nella stesura e, di primo impatto, è qualcosa di assolutamente diverso, lontano e nuovo per il mio modo di scrivere. Niente che somigli al passato e niente che attinga- nella forma- alla forma testuale delle canzoni. Però il succo è sempre lo stesso. La matrice e la morale da cui nasce tutto è la stessa. In una seconda rilettura ho inserito sfacciati agganci con le canzoni del disco come per dare al pubblico un appiglio più concreto ai propri riferimenti. Direi quindi che questa volta più che sviluppare le canzoni del disco ho esteso e raccontato in altra forma quella che è la filosofia del disco in se. L’ arte è un’ attitudine, e tu sei un artista a tutto tondo: prima di essere musicista, prima di pubblicare libri, la tua passione è stata la magia. In che modo ha influenzato le altre tue passioni? Bella domanda … sarei sincero se ti dicessi che non saprei come rispondere. Penso che la magia e in generale tutte le arti siano come semine invisibili che porti dentro e dentro di te fioriscono e si traducono in metamorfosi e cambiamenti e rivoluzioni. Un po’ come quando ti dedichi alla lettura di alcuni testi che lì sul momento accarezzano e fanno godere soltanto la tua fame di lettura ma poi, un bel giorno, magari anche a distanza di mesi, ti ritrovi a vivere o a pensare o a sviluppare reazioni caratteriali che forse senza quelle letture non ti sarebbero mai appartenute. Quindi per rispondere alla tua domanda non penso ci sia qualcosa di concreto che possa elencare piuttosto guardo l’ insieme e il tutto che sono diventato oggi e ancora sento in piena trasformazione. Tutto figlio e coerente conseguenza della musica, della
zioni: a novembre è prevista l’ uscita del tuo nuovo album“ Ho bisogno di aria”, e un libro, il secondo, dopo la raccolta di racconti“ Il mio modo di ballare”. Queste due creature hanno vita propria o sono legate tra loro, come già è avvenuto con il tuo lavoro precedente? Io credo che nessun artista realizzi opere sconnesse tra loro. Anche a distanza di anni e di cambiamenti personali. A guardar bene potremmo trovare un filo logico che lega a se ognuna delle pubblicazioni. Nello specifico questo nuovo libro, il mio primo piccolo romanzo, nasce di getto come uno sfogo personale attingendo alla vita quotidiana e poi stravolgendola di invenzioni letterarie. Farò molto riferimento a Bukowski e a una certa volgarità nella stesura e, di primo impatto, è qualcosa di assolutamente diverso, lontano e nuovo per il mio modo di scrivere. Niente che somigli al passato e niente che attinga- nella forma- alla forma testuale delle canzoni. Però il succo è sempre lo stesso. La matrice e la morale da cui nasce tutto è la stessa. In una seconda rilettura ho inserito sfacciati agganci con le canzoni del disco come per dare al pubblico un appiglio più concreto ai propri riferimenti. Direi quindi che questa volta più che sviluppare le canzoni del disco ho esteso e raccontato in altra forma quella che è la filosofia del disco in se. L’ arte è un’ attitudine, e tu sei un artista a tutto tondo: prima di essere musicista, prima di pubblicare libri, la tua passione è stata la magia. In che modo ha influenzato le altre tue passioni? Bella domanda … sarei sincero se ti dicessi che non saprei come rispondere. Penso che la magia e in generale tutte le arti siano come semine invisibili che porti dentro e dentro di te fioriscono e si traducono in metamorfosi e cambiamenti e rivoluzioni. Un po’ come quando ti dedichi alla lettura di alcuni testi che lì sul momento accarezzano e fanno godere soltanto la tua fame di lettura ma poi, un bel giorno, magari anche a distanza di mesi, ti ritrovi a vivere o a pensare o a sviluppare reazioni caratteriali che forse senza quelle letture non ti sarebbero mai appartenute. Quindi per rispondere alla tua domanda non penso ci sia qualcosa di concreto che possa elencare piuttosto guardo l’ insieme e il tutto che sono diventato oggi e ancora sento in piena trasformazione. Tutto figlio e coerente conseguenza della musica, della