“Studente a vita” è una canzone che
ho scritto quando convivevo con altri 5
studenti a Bologna; eravamo nel classico appartamento il cui proprietario non
tirava fuori un euro per il mantenimento della casa ed era grottescamente sordo alle nostre ragioni ( rimane ancora
il dubbio se ci faceva o ci era ) e ognuno
dei ragazzi che viveva li’ inseguiva il
proprio sogno: c’era il giornalista in
fieri che lavorava gratis per una radio
bolognese per arrivare alle ore necessarie per prendere il tesserino; il pianista
jazz che passava i giorni a suonare e a
mettere annunci per cercare nuovi allievi; il programmatore, partito per la
Svezia per un dottorato, e successivamente rientrato a Bologna; il barista
che faceva orari improbabili e a casa
amava ascoltare del buon rock a palla; la laureata in lettere che ha fatto la
specialità per diventare prof di soste-
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gno (con i concorsi e le graduatorie che
seguono )...tanti altri e infine lo psicologo cantautore che tra un tirocinio e
l’altro e la scuola di specializzazione
in psicoterapia, scriveva canzoni. In
quel periodo, si parla di anni fa, bastava fare due chiacchiere a colazione con
chi era in casa e ascoltare le storie di
ciascuno. Sì, c’è un po’ di autobiografico nella canzone, ma senza le persone
transitate da quella casa di certo non
sarebbe stata scritta. Come un’altra dal
titolo “Inquilina dell’appartamento”...
ma questa è un’altra storia..
Vorrei che spiegassi anche, per quanto si possa fare in poche parole, in cosa
consiste il tuo progetto inerente la psicantria o “psicopatologia cantata”.
Psicantria è un neologismo, una parola
che abbiamo inventato insieme a Gaspare Palmieri, amico e psichiatra cantautore di Modena, nel lontano 2010,
che significa “Cantare la Psichiatria”.
L’obiettivo di questo progetto, di cui io
e Gasapre siamo cofondatori, è di fare
conoscere attraverso le canzoni, anche
ai non addetti ai lavori, la malattia
mentale per cercare di contribuire ad
abbattere il pregiudizio o lo stigma che
talvolta si può incontrare nei confronti
di chi sta soffrendo di un disturbo mentale. In sostanza abbiamo scritto due
libri/cd dal titolo “Psicantria:manuale
di psicopatologia cantata”(2011) e “Psicantria della vita quotidiana”(2014)
editi entrambi da La Meridiana Edizio-
portunità di
conoscere Francesco Guccini,
che ha scritto la
prefazione abbracciando gli
intenti del progetto. Abbiamo
poi continuato a
collaborare con
lui scrivendo insieme la canzone “Notti”, contenuta nel suo
ultimo - in tutti
sensi purtroppo!- cd “L’ultima Thule”. Con
Psicantria stiamo lavorando
al terzo libro,
in uscita l’anno
prossimo...
È passato qualche mese dall’uscita del disco.
Hai materiale
pronto per un
nuovo lavoro?
Materiale nuovo
c’è, ma non mi
accontento e sto continuando a scrivere. Qualche nuovo brano lo sto già suonando ai concerti e mi piacerebbe fare
un cd dalle sonorità più folk ed essenziali rispetto a “Crac”.
ni, che contengono canzoni che trattano
di temi dello “psicomondo”; ci esibiamo
durante il nostro spettacolo che portiamo in giro per l’ Italia accompagnati
alla chitarra da Lorenzo Mantovani.
L’uscita del primo libro ci ha dato l’op-
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