TRAKS INTERVIEW 001 | Page 26

“Studente a vita” è una canzone che ho scritto quando convivevo con altri 5 studenti a Bologna; eravamo nel classico appartamento il cui proprietario non tirava fuori un euro per il mantenimento della casa ed era grottescamente sordo alle nostre ragioni ( rimane ancora il dubbio se ci faceva o ci era ) e ognuno dei ragazzi che viveva li’ inseguiva il proprio sogno: c’era il giornalista in fieri che lavorava gratis per una radio bolognese per arrivare alle ore necessarie per prendere il tesserino; il pianista jazz che passava i giorni a suonare e a mettere annunci per cercare nuovi allievi; il programmatore, partito per la Svezia per un dottorato, e successivamente rientrato a Bologna; il barista che faceva orari improbabili e a casa amava ascoltare del buon rock a palla; la laureata in lettere che ha fatto la specialità per diventare prof di soste- 26 gno (con i concorsi e le graduatorie che seguono )...tanti altri e infine lo psicologo cantautore che tra un tirocinio e l’altro e la scuola di specializzazione in psicoterapia, scriveva canzoni. In quel periodo, si parla di anni fa, bastava fare due chiacchiere a colazione con chi era in casa e ascoltare le storie di ciascuno. Sì, c’è un po’ di autobiografico nella canzone, ma senza le persone transitate da quella casa di certo non sarebbe stata scritta. Come un’altra dal titolo “Inquilina dell’appartamento”... ma questa è un’altra storia.. Vorrei che spiegassi anche, per quanto si possa fare in poche parole, in cosa consiste il tuo progetto inerente la psicantria o “psicopatologia cantata”. Psicantria è un neologismo, una parola che abbiamo inventato insieme a Gaspare Palmieri, amico e psichiatra cantautore di Modena, nel lontano 2010, che significa “Cantare la Psichiatria”. L’obiettivo di questo progetto, di cui io e Gasapre siamo cofondatori, è di fare conoscere attraverso le canzoni, anche ai non addetti ai lavori, la malattia mentale per cercare di contribuire ad abbattere il pregiudizio o lo stigma che talvolta si può incontrare nei confronti di chi sta soffrendo di un disturbo mentale. In sostanza abbiamo scritto due libri/cd dal titolo “Psicantria:manuale di psicopatologia cantata”(2011) e “Psicantria della vita quotidiana”(2014) editi entrambi da La Meridiana Edizio- portunità di conoscere Francesco Guccini, che ha scritto la prefazione abbracciando gli intenti del progetto. Abbiamo poi continuato a collaborare con lui scrivendo insieme la canzone “Notti”, contenuta nel suo ultimo - in tutti sensi purtroppo!- cd “L’ultima Thule”. Con Psicantria stiamo lavorando al terzo libro, in uscita l’anno prossimo... È passato qualche mese dall’uscita del disco. Hai materiale pronto per un nuovo lavoro? Materiale nuovo c’è, ma non mi accontento e sto continuando a scrivere. Qualche nuovo brano lo sto già suonando ai concerti e mi piacerebbe fare un cd dalle sonorità più folk ed essenziali rispetto a “Crac”. ni, che contengono canzoni che trattano di temi dello “psicomondo”; ci esibiamo durante il nostro spettacolo che portiamo in giro per l’ Italia accompagnati alla chitarra da Lorenzo Mantovani. L’uscita del primo libro ci ha dato l’op- 27