ha impedito la formazione di un sentimento nazionale e di una cultura politica laica. Insomma, abbiamo già dato.
Non ne voglio sapere di ricominciar da
capo e avere a che fare con gente che
pretende di mettere al centro della vita
civile le proprie superstizioni allucinatorie. E non sopporto gli pseudointellettuali – tra cui molti miei amici – che difendono la presunta diversità culturale
dell’Islam dimenticandosi che quella
diversità condanna il genere femminile
alla sudditanza. Datemi pure dell’islamofobo, me ne fotto. Però non sparate
ahahahaha...
Perché hai scelto di non apparire in
nessuno dei due video di anticipazione
dell’album che hai presentato finora,
cioè “Gorky” e “Bubblegum”?
Per dare rilievo alla canzone e anche
alle immagini, che sono molto suggestive e viaggiano per così dire in parallelo, ma con una loro autonomia rispetto
alle canzoni. Vorrei essere riconosciuto
e valutato per questo, non per altro.
Passo il mio tempo a suonare, a leggere
e a scrivere quello che mi pare di aver
capito, non a curare la mia immagine
personale. Per quello c’è gente più preparata e fotogenica di me, dai tronisti
in su.
Come sta il punk in Italia oggi? Soprattutto veterani oppure vedi qualche
band giovane che ti convince?
Maledetto! Speravo che almeno tu evitassi questa domanda che mi sento ri-
volgere dal secolo scorso (e non è un’esagerazione). Inutile nascondersi dietro
a un dito. Il punk come movimento culturale propulsivo è in crisi, come tante
altre cose che hanno le radici nel ‘900.
I veterani resistono proprio perché vengono da un’altra era e perciò godono di
una credibilità costruita quando esisteva un circuito vitale . Oggi è molto
difficile cominciare a suonare punk ed
essere credibili. Manca il contesto.
Però qualche fiore nel deserto c’è.
Apprezzo molto il lavoro di Ruggero e
della sua Professional Punkers, soprattutto perché ridà vita a una dimensione collettiva che è andata persa negli
anni. E poi mi va di segnalare un paio
di giovani gruppi interessanti: Peli
Pubblici e Sgabole.
Che cosa ci si deve aspettare per i tuoi
live? Farai soltanto brani tuoi o qualcuno di quelli che hai scritto per la tua
ex band?
“Canapa” penserei proprio di farla,
anche perché il set va un po’ rimpolpato. Al momento abbiamo solo queste
10 canzoni nuove, e un paio di cover ci
stanno benissimo. Mi piacerebbe anche
fare “Cuore nero”, perché ci sono affezionato. Bisognerà vedere se la cosa ha
un senso… Stiamo cominciando a provare il set live con la band e valuteremo tutto nei prossimi giorni. Compresa
l’ipotesi di lavorare a un pezzo nuovo e
inedito che anticipi il tour, previsto per
gennaio. Abbiamo già qualche idea…
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