TIS - Il Corriere Termo Idro Sanitario Nov 2022 | Page 29

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Figura 37 – Valvola solenoide servocomandata tramite un pistone . Legenda : 1 . corpo valvola ; 2 . coperchio ; 3 . gruppo armatura ; 6 . molla armatura ; 7guarnizione ; 8 . viti ; 9 . o-ring ; 10 . attacco a brasare ; 15 . guarnizione ; 16 . inserto ; 17 . molla pistone ; 18 . pistone
Allumina attivata : o ossido di alluminio : in sostanza , non è altro che un ossido ceramico dell ’ alluminio Questo materiale , all ’ apparenza molto fragile e poco utilizzabile , risulta invece fondamentale in campo industriale , per le sue proprietà quali la resistenza agli acidi , la scarsa conducibilità termica o alto isolamento termico , e la scarsa conducibilità elettrica , ed è anche catalizzatore d ’ interesse industriale . A temperatura ambiente si presenta come un solido bianco inodore e nella refrigerazione è usato per la sua caratteristica di neutralizzare alcuni acidi presenti negli impianti .
Feltro : la funzione è di bloccare qualsiasi polvere generata dalla degradazione del materiale disidratante e , come ovvio , è l ’ ultimo componente attraversato dal liquido refrigerante . In passato , però , è stato usato come filtro meccanico ponendolo , da solo , dentro al corpo di un filtro ; tuttavia non avendo un ’ elevata superficie filtrante , aveva l ’ inconveniente d ’ intasarsi facilmente e , spesso doveva essere rimpiazzato ; l ’ impossibilità di poter aprire il filtro per sostituire il feltro , rendeva l ’ operazione abbastanza costosa . La sua posizione canonica era quella immediatamente a monte della valvola termostatica .
Quale disidratante usare : 100 % setacci molecolari Questa combinazione è consigliata per fluidi HFC e
CO 2 e con oli POE , PAG . Oppure 80 % setacci molecolari e 20 % allumina attivata Questa combinazione è consigliata per fluidi HCFC , CFC e CO 2 con oli minerali e oli a base di Alchilbenzene
Installazione La velocità con cui il refrigerante percorre la tubazione del liquido , è generalmente bassa e , quando entra nel filtro , dove la sezione di passaggio è incrementata , si riduce ulteriormente . Questo fatto permette un ottimo contatto tra fluido frigorigeno e nucleo disidratatore del filtro permettendo di operare nelle migliori condizioni . Alcuni costruttori consigliavano , in passato , di porre il filtro in posizione verticale perché , secondo loro , questa era la posizione migliore per sfruttare l ’ ingresso conico al nucleo e , quindi , per meglio distribuire le impurità solide su tutta la superficie esterna del nucleo . Uno dei motivi per cui si deve sostituire un filtro , è l ’ intasamento da sporco , in altre parole quando la caduta di pressione supera certi valori . Per verificare tale circostanza , è indispensabile poter misurare la pressione sia a monte sia a valle e , pertanto , è quanto mai opportuno porre , sulla linea del liquido delle corrette prese di pressione .
FILTRI MECCANICI Tra le impurità che possono inquinare un circuito frigorifero , si annoverano quelle di natura solida che , nella maggioranza dei casi , provengono dagli ossidi delle brasature . Tali scorie si fermano sulle superfici dei filtri disidratori , negli orifizi delle valvole e laddove si verificano dei restringimenti della sezione di passaggio ; se tali scorie , però , arrivano all ’ interno del compressore possono causare dei danni notevoli . Onde prevenire tali inconvenienti , i costruttori di filtri hanno realizzato una gamma , cosiddetta meccanica , con il solo scopo di fermare le particelle solide circolanti . Detto ciò è facile comprendere che le posizioni maggiormente idonee sono :
• immediatamente prima della valvola termostatica ;
• sulla tubazione di aspirazione prima del rubinetto d ’ aspirazione del compressore . Questa gamma di filtri , quindi , spazia da quelli di piccole dimensioni ( per l ’ uso , ad esempio , prima della valvola termostatica ), a quelli più grandi , normalmente a cartuccia intercambiabile , posti sulla tubazione d ’ aspirazione . Poiché la funzione è sempre la stessa , la costruzione del corpo filtrante è uguale per tutti i modelli : la parte esterna è costituita da una rete metallica che , oltre a fornire una certa rigidità , ha anche lo scopo di bloccare le particelle più grandi e , quindi è realizzata secondo un certo disegno con lo scopo d ’ incrementare la superficie filtrante e da una membrana interna dotata di piccoli fori tali da bloccare anche i più piccoli corpuscoli . Inutile dire che un filtro disidratore non è idoneo a questo scopo perché , per quanto possa essere grande la superficie filtrante , non raggiungerà mai quella dei filtri meccanici e , quindi , sarebbe destinato ad intasarsi in breve tempo richiedendo una continua sostituzione . Personalmente credo che la soluzione migliore sia quella di non sporcare durante il montaggio cosicché non si debba poi pulire ( operazione sempre molto costosa e che infastidisce il cliente finale ) e , pertanto la brasatura in atmosfera controllate e l ’ uso del piega tubi e di altre attrezzature , possono , se non eliminare , ridurre notevolmente la quantità di sporco introdotto .
FILTRI ANTIACIDO DETTI ANCHE BURN-OUT Di solito sono composti di :
• 30 % setacci molecolari ,
• 70 % allumina attiva , ma possono esistere anche composizioni diverse . Questi filtri sono usati per eliminare gli ultimi residui di olio acidificato dopo la sostituzione , per bruciatura , di un compressore . Non è vero , quindi , che per sostituire un compressore bruciato sia sufficiente montare un filtro antiacido dato che , in questo caso , occorre , innanzitutto , provvedere a una pulizia molto accurata di tutto il circuito e poi , montare questi filtri ( sia sulla linea del liquido sia su quella d ’ aspirazione ). Dopo 72 ore , circa , di funzionamento , si dovranno sostituire i filtri antiacido con :
• linea del liquido : con un idoneo deidratante ,
• linea di aspirazione : con un meccanico o con un pezzo di tubazione . Pertanto i “ miracoli ” spesso narrati su questi filtri non sono veri , ma anche loro hanno i loro limiti che sono indicati dal costruttore . Per controllare il contenuto di acidità di un sistema , è sufficiente dotarsi di uno dei tanti kit che sono in commercio testandolo sull ’ olio del compressore .
Brasatura del filtro La brasatura se fatta con l ’ aria all ’ interno , produce vari tipi di ossidi di rame ; se , al contrario è fatta in ambiente privo di ossigeno e ricco di azoto anidro ( brasatura in atmosfera inerte ), si evita questo inconveniente che , nel caso di un filtro , è particolarmente delicato . Inoltre non dimentichiamo che nei filtri a cartuccia non intercambiabile , esiste in disco in polietilene che potrebbe essere danneggiato dal calore . In questo caso , è indispensabile che il flusso di azoto fluisca nella direzione di flusso del filtro . Infine è consigliabile avvolgere il filtro con un panno o uno straccio imbevuti di acqua durante la brasatura in modo da non raggiungere temperature eccessive .
SPIA DEL LIQUIDO Le spie del liquido sono considerati “ accessori a pressione ” secondo quanto definito nell ’ Articolo 1 , Punto 2.1.4 della Direttiva 97 / 23 / CE e sono oggetto dell ’ Articolo 3 , Punto 1.3 della medesima Direttiva ; pertanto devono essere progettati per essere installati su impianti di refrigerazione commerciale e condizionamento dell ’ aria civile e industriale che impieghino fluidi refrigeranti appartenenti al Gruppo II . Detto ciò , questo componente ( con o senza l ’ indicatore di umidità ) permette di visualizzare le condizioni del frigorigeno sulla linea del liquido dato che è possibile rendersi conto della regolarità del flusso , inoltre nelle spie con indicatore di umidità è anche possibile rendersi conto del livello di disidratazione del circuito frigorifero Se questo componente viene montato sulla tubazione di scarico dell ’ olio nei separatori è possibile controllare il regolare defluire dell ’ olio al carter del compressore stesso .
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