Sovvenendomi l'eterno,
mio unico pensier dorato
sei tu;
nell'aria
il tuo profumo,
nei gelidi miei occhi
il volto tuo
e scendea una lagrima
sul mio pallido viso
ricordando te.
La dolcezza dei nostri dì
mai più veder potrò
e affinché il tuo mondo
ritorni nuovamente nostro
perdonar tu dovrai
lo sciocco atto mio.
Ma dietro a tutto questo
il nulla;
la speranza morta
è ormai persa
e la voglia di vivere
si affioca,
fino a dissiparsi
nel dolce nulla
Il tuo ricordo
E nei tuoi occhi c'era sole e tenebre per me,
sulle tue labbra delizia e dissapore,
nelle tue mani spine e fiori,
che mi culla.
nelle tue parole coltelli e amori.
Eri fuoco e gelo,
disinteresse e zelo.
Davide Tramontano
Eri eterno e fine,
il mio sempre e il mio mai.
Ora sei solo, solo molto di più.
Chiara Morisi
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