The Land we grab, appropriazione della foresta tro June 2020 | Page 14
Camerun
Nella foresta
pluviale
dell’Africa
centrale
In Camerun gran parte dell’area
meridionale è ancora coperta
dalla foresta pluviale tropicale.
Come in Amazzonia, per i suoi
abitanti la foresta riveste un
importante significato economico
ed esistenziale.
© Patrick Galbats
UN RAPPORTO
DI INTERDIPENDENZA
Oltre ai giardini e ai terreni agricoli dove
vengono coltivati mais, manioca, verdure
e allevati animali ogni villaggio ha il suo
bosco. Nella foresta gli abitanti coltivano
il cacao, raccolgono banane, manghi, frutti
selvatici.Molte famiglie possiedono alcune
palme da olio che viene trasformato in
piccole raffinerie artigianali. La foresta è
quindi per i suoi abitanti la principale fonte
di sopravvivenza per questi popoli, in un
rapporto di reciproca interdipendenza.
È la stessa foresta che trae beneficio
dalla presenza dei popoli indigeni che
attraverso la raccolta dei frutti selvatici, la
coltivazione di alcune piante ne aumentano
la biodiversità, come sostiene l’antropologo
Jerome Lewis.
I DIRITTI
FONDIARI
Secondo la legge tradizionale, non esiste
la proprietà privata della terra, solo i diritti
di utilizzo. I capi villaggio decidono ancora
oggi, soprattutto nelle zone rurali, la
divisione della terra. Tuttavia, a partire dal
1974 un titolo fondiario registrato diventa
il solo mezzo valido per determinare la
proprietà di un terreno. La proprietà di
un qualsiasi terreno, il cui titolo non sia
stato registrato, ritorna automaticamente
allo Stato. Le comunità possono ottenere
il riconoscimento della terra al fine di
acquisire un titolo fondiario, ma si tratta
di una procedura lunga e costosa e nella
pratica non esiste un catasto nazionale.
Pertanto, quasi nessuno tra la popolazione
possiede titoli di proprietà della terra.
“Gli indigeni Baka appartengono alla loro terra, non è un’entità separata da loro”.
Jerome Lewis, antropologo all’Università UCL di Londra