Test gioia Dicembre 2013 | Page 40

seneparla Mondo precario alcuni volti del progetto della fotografa Michela Battaglia, che ha ritratto precari in diverse città italiane. non ho niente da fare di Marta Dore - foto Michela Battaglia I dati Istat parlano chiaro: il tasso di disoccupazione nazionale è al 12,2 per cento, e quella giovanile ha superato il 40 per cento. i freddi numeri, però, non raccontano il limbo dei quarantenni, la maggioranza silenziosa dei disoccupati: quelli che non sono né under 29 né over 50, e non vedono un futuro. in questo quadro, nasce lo spirito della condivisione che ha dato vita all’iniziativa dell’associazione milanese articoloquattro (www.articoloquattro.org). L’associazione ha già inaugurato a giugno due centri per l’operazione ascoltaMi: un giorno la settimana per quattro ore sono aperti spazi dove i liberi professionisti con partita iva, ma senza lavoro, possono andare a raccontare la loro situazione e ad ascoltare quella degli altri. il progetto, primo in italia, si rivolge quindi a chi è incastrato Pasionaria Madonna (oggi 55 anni) negli anni ‘80. 40 in quella zona grigia, lontana dai riflettori delle cronache giornalistiche e sindacali, dove non si ha reddito ma nemmeno un paracadute economico e sociale. «Una condizione da cui è difficile uscire», spiega Giulio Trevisani, presidente di articoloquattro. «Vogliamo creare comunità resilienti, capaci di resistere e promuoversi. Non solo: stiamo proponendo agli assessori della giunta milanese il progetto di un contratto sostenibile, che prevede la defiscalizzazione alle micro imprese purché diano lavoro ai liberi professionisti». L’associazione sta collaborando anche con la compagnia teatrale alma rosé che, partendo dalle storie raccolte, sta costruendo lo spettacololaboratorio Partita viva, in cui prenderà corpo la vita vera di persone vere. «Bando ai piagnistei, però», dice Manuel Ferreira, di alma rosé. «Per far volare il messaggio bisogna che sia leggero. Le nostre serate aperte alla cittadinanza (la prima sarà il 24 ottobre a Villa scheibler a Milano) offriranno spunti di riflessione, ma anche momenti di risate per trovare la forza di reagire e trasformarsi». vIolenza, Il rIscatto Che l’inizio non sia facile, per chi insegue il sogno del successo, lo sappiamo. Ma che la New York anni ’80, ben poco friendly con le ragazze di provincia, sia stata crudele con Veronica Ciccone al punto da infliggerle uno stupro, non lo immaginavamo. Lo ha confessato lei ad Harper’s Bazaar, che le dedica una cover super glamour. Si spiega meglio, così, il suo docu-film Secret project revolution, 17 minuti in bianco e nero in cui denuncia violenze e discriminazioni, con particolare attenzione al femminicidio (cercatelo su YouTube). Perché lei, la violenza, l’ha provata sulla pelle. Madonna, però, non si ferma mai. E ora chiede al popolo della Rete di dare la propria definizione di libertà. Seguite il progetto su artforfreedom.com G.G. KiKa Press La vera generazione perduta? Quella dei quarantenni e delle partite Iva. Che prova a ripartire. raccontandosi