In impennata!
di ELEONORA BALDI
Si
dice che l’Italia sia un Paese per vecchi. Una nazione un po’ stanca, dove le giovani leve faticano ad emergere, dove si preferisce l’usato sicuro al nuovo su cui
scommettere. Ma per fortuna non è sempre così.
Il mondo dello sport è qualcosa a parte: un universo in cui il duro lavoro, la passione, la voglia di andare oltre i propri limiti pagano. E’ forse il posto più democratico che ci possa essere, quello in cui se davvero vuoi, puoi. Ovvio poi che ci
voglia di base un grandissimo talento e la capacità di spaccarsi in quattro perché
neanche in questo di mondo c’è nulla di facile!
Lo sa bene Romano Fenati, ascolano, classe 1996, che sta accarezzando un
sogno: quello di diventare il nuovo volto del motociclismo italiano.
Giovane e timido, libera tutta la sua esuberanza quando sale sulle sue amate due
ruote…e lì, non ce n’è per nessuno!
E’ cresciuto col mito di Vale Rossi e adesso si trova a lavorare fianco a fianco con
lui perché il Team per cui corre è proprio quello del pesarese, lo Sky Racing Team
VR46.
Ha 18 anni Romano e già non riesce quasi più a ricordare la prima volta che è
salito in moto per quanto tempo fa era…il segno che il suo legame con la moto
è qualcosa che fa semplicemente parte di lui. Sono quelle affinità elettive che
non scegli: sono, e basta.
La grande occasione adesso è arrivata…lui lo sa e non ha nessuna intenzione di
farsela sfuggire!
Quando inizia il tuo amore per
la velocità? Le facevi già col
triciclo le prime gare?
“Credo di essere nato con due ruote incorporate. Già con il triciclo
cercavo di impennare!”
Cosa hai provato la prima volta
che sei salito in moto?
“Non ricordo, ero molto piccolo.
Di sicuro non mi sarà dispiaciuto
perché poi non sono più sceso…”
E oggi? Ti emoziona ancora
correre in pista o per te ormai è
un lavoro?
“Indubbiamente è un lavoro, ma
posso dire che mi piace moltissi-
mo e le emozioni non mancano
mai. Ci sono persone speciali che
lavorano con me in questo percorso di crescita, come Rossano
Brazzi e Vittoriano Guareschi”.
C’è stato un momento in cui hai
avuto veramente paura?
“Non puoi pensare alla paura se
corri in moto”.
La tua più grande gioia sportiva?
“Deve ancora arrivare, ma uno dei
momenti più belli del mio percorso è indubbiamente quello in cui
sono stato scelto per correre nello
Sky Racing Team VR46. Un’occasio-
WHY MARCHE / 43