Test Drive | Page 43

In impennata! di ELEONORA BALDI Si dice che l’Italia sia un Paese per vecchi. Una nazione un po’ stanca, dove le giovani leve faticano ad emergere, dove si preferisce l’usato sicuro al nuovo su cui scommettere. Ma per fortuna non è sempre così. Il mondo dello sport è qualcosa a parte: un universo in cui il duro lavoro, la passione, la voglia di andare oltre i propri limiti pagano. E’ forse il posto più democratico che ci possa essere, quello in cui se davvero vuoi, puoi. Ovvio poi che ci voglia di base un grandissimo talento e la capacità di spaccarsi in quattro perché neanche in questo di mondo c’è nulla di facile! Lo sa bene Romano Fenati, ascolano, classe 1996, che sta accarezzando un sogno: quello di diventare il nuovo volto del motociclismo italiano. Giovane e timido, libera tutta la sua esuberanza quando sale sulle sue amate due ruote…e lì, non ce n’è per nessuno! E’ cresciuto col mito di Vale Rossi e adesso si trova a lavorare fianco a fianco con lui perché il Team per cui corre è proprio quello del pesarese, lo Sky Racing Team VR46. Ha 18 anni Romano e già non riesce quasi più a ricordare la prima volta che è salito in moto per quanto tempo fa era…il segno che il suo legame con la moto è qualcosa che fa semplicemente parte di lui. Sono quelle affinità elettive che non scegli: sono, e basta. La grande occasione adesso è arrivata…lui lo sa e non ha nessuna intenzione di farsela sfuggire! Quando inizia il tuo amore per la velocità? Le facevi già col triciclo le prime gare? “Credo di essere nato con due ruote incorporate. Già con il triciclo cercavo di impennare!” Cosa hai provato la prima volta che sei salito in moto? “Non ricordo, ero molto piccolo. Di sicuro non mi sarà dispiaciuto perché poi non sono più sceso…” E oggi? Ti emoziona ancora correre in pista o per te ormai è un lavoro? “Indubbiamente è un lavoro, ma posso dire che mi piace moltissi- mo e le emozioni non mancano mai. Ci sono persone speciali che lavorano con me in questo percorso di crescita, come Rossano Brazzi e Vittoriano Guareschi”. C’è stato un momento in cui hai avuto veramente paura? “Non puoi pensare alla paura se corri in moto”. La tua più grande gioia sportiva? “Deve ancora arrivare, ma uno dei momenti più belli del mio percorso è indubbiamente quello in cui sono stato scelto per correre nello Sky Racing Team VR46. Un’occasio- WHY MARCHE / 43