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3 LA NASCITA E LO SVILUPPO DI FILIERE INDUSTRIALI DEL GREEN BUILDING a cura di Alessandra Graziani e Giuliana Giovannelli Dopo aver analizzato l’evoluzione del mercato sostenibile in edilizia ed aggiornato il panorama dei principali interventi costruttivi nazionali, in questo capitolo vogliamo porre l’attenzione sulla nascita e lo sviluppo delle filiere industriali del green building. Il tema è di importanza strategica nello sviluppo del percorso di sostenibilità delle costruzioni, poiché, in questo caso, l’approccio alla produzione edilizia richiede espressamente la sinergia tra gli operatori della filiera, finalizzata alla trasformazione, in senso ecologico, di tutte le fasi del processo produttivo, dalla progettazione e produzione dei materiali e componenti, fino alla gestione dell’edificio. In questo capitolo analizzeremo il tema attraverso una chiave di lettura significativa, quella delle reti d’impresa del green building. La specificità dell’organizzazione imprenditoriale nazionale, caratterizzata dalla presenza delle piccole e micro imprese, e la necessità, prima descritta, di operare in sinergia tra gli operatori del settore, rende questo strumento particolarmente efficace nel campo dell’edilizia sostenibile e, in particolare, nell’ambito dell’efficienza energetica degli edifici. Tratteremo dunque delle reti d’impresa nazionali finalizzate al green building, con particolare riferimento a quelle mirate all’efficienza energetica degli edifici; definiremo delle tipizzazioni, che si rendono evidenti dall’analisi dei contratti in essere, e li studieremo per le loro principali caratteristiche; illustreremo infine, per ogni cluster definito, dei casi esemplari di rete d’impresa. Il capitolo si concluderà con la descrizione di due casi, uno estero ed uno nazionale, in cui l’approccio integrato, finalizzato alla creazione di una filiera industriale, appare particolarmente interessante. 3.1 LE RETI D’IMPRESA FINALIZZATE AL GREEN BUILDING IN ITALIA In Italia, al 1° marzo 2015, risultano stipulati 2.012 contratti di rete, di cui 238 a soggettività giuridica1, che coinvolgono complessivamente 10.099 imprese. Si tratta di numeri di rilievo, considerando la recente storia dello strumento giuridico2. Molti sono gli effetti positivi, che rendono vantaggiosa l’aggregazione in rete nell’attuale contesto competitivo, anche a prescindere dalla finalizzazione green del contratto. Ricordiamo i più evidenti: • la possibilità di crescere come realtà economica, pur mantenendo i vantaggi della piccola dimensione, in termini di flessibilità organizzativa e rapidità di adattamento all’andamento del ciclo, allo stesso tempo garantendo ai partecipanti alcuni benefici della grande dimensione, senza che l’impresa debba necessariamente perdere la propria autonomia quale centro decisionale; • il miglioramento del rapporto con i finanziatori (subordinata all’esistenza della respon- 69