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speciali), soprattutto grazie all’impiego negli interventi di recupero degli edifici esistenti. I prodotti per murature (mattoni e blocchi, forati e tavelle, blocchi per solai) mostrano tutti flessioni molto consistenti, che vanno dal -14% al -24% del 2014, ed arrivano dal -70% al -84% per tutto il periodo della crisi (2007-2014). Le previsioni a breve periodo sono determinate sulla base delle dinamiche degli investimenti nelle costruzioni, ed in particolare considerano la proroga delle agevolazioni fiscali finalizzate al recupero edilizio (50%) e al miglioramento delle prestazioni energetiche (65%), definite dal D.L. 63 del 4 giugno 2013 e successive modifiche. L’Andil prevede che per i prossimi 4 anni (2015-2018), in assenza di nuovi incisivi interventi per il rilancio del settore delle costruzioni, la produzione di laterizi dovrebbe attestarsi tra 5-5,3 milioni di t/anno. Da questi dati si evince come, a livello nazionale, le tecnologie “tradizionali”, oltre a perdere quote di produzione per effetto diretto della crisi e della riduzione della domanda di costruzioni, non riescano ad essere competitive sul segmento di mercato più attivo, ovvero quello della riqualificazione energetica, perdendo quote di produzione erose da altre tecnologie costruttive, maggiormente competitive. Un ruolo importante queste tecnologie potrebbero svolgerlo proprio nei climi prettamente mediterranei, laddove le performance di contenimento dei consumi energetici si debbono raffrontare principalmente con le tematiche del raffrescamento estivo, e nell’ambito dei centri urbani consolidati e con caratteristiche di pregio storico, laddove l’uso del laterizio permette un migliore inserimento architettonico e paesistico degli edifici nuovi o ristrutturati. Inoltre, un deciso impulso al recupero dei materiali di scarto, e alla lavorazione di materie riciclate nel ciclo produttivo, potrebbe qualificare in senso ambientale i prodotti e le filiere locali, con ricadute positive anche in termini di occupazione. 2.3 IL PANORAMA NAZIONALE 2015 DELL’EDILIZIA SOSTENIBILE Gli esempi di buone pratiche scelti anche questo anno per il nostro Rapporto sono selezionati per sistemi costruttivi, componenti e impianti e riguardano sia la nuova costruzione sia la riqualificazione strutturale ed energetica di edifici esistenti. La scelta è stata operata per approfondire gli aspetti innovativi degli interventi che avranno maggiori potenzialità di sviluppo nell’immediato futuro e per mostrare come sia concretamente possibile raggiungere dignitosi livelli qualitativi di sostenibilità edilizia in interventi di nuova costruzione e anche nel caso di intervento sul patrimonio esistente. In particolare ci preme sottolineare, e questi esempi ne sono una efficace testimonianza, che un intervento edilizio sostenibile, sia nel caso di nuova costruzione sia nel caso di riqualificazione energetica, non si può raggiungere senza un sistema d’impresa che opera con livelli e standard qualitativi elevati, sia nell’uso di materiali e tecnologie, sia nella scelta di procedure trasparenti e fornitori selezionati. 51