Nel 2014 l’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana fornitrice di tecnologie per il
mercato delle Costruzioni ha risentito di uno scenario macroeconomico ancora incerto,
segnato da flessioni in quasi tutti i comparti. Moderate indicazioni di recupero hanno caratterizzato alcuni comparti come Illuminotecnica e Apparecchi domestici e professionali,
grazie al contributo delle esportazioni.
Nonostante la criticità del contesto economico, negli ultimi anni è cresciuta in misura
rilevante all’interno delle opere edili l’adozione di tecnologie innovative, che offrono un
importante contributo al rinnovamento del patrimonio edile esistente.
Le previsioni sono moderatamente ottimistiche: Anie stima un +0,7% nel 2015, che salirà
a +0,9% nel 2016, soprattutto in virtù dell’apporto positivo dell’export.
Riguardo al comparto delle tecnologie meccaniche, l’andamento nel 2014 è differenziato a seconda dei diversi comparti produttivi: positive le performance per i costruttori di
turbine e pompe, in flessione il segmento macchine edili, stradali e minerarie.
Le previsioni per il 2015 permangono incerte e inducono prudenzialmente a indicare un
andamento positivo, ma solo di poco (1%).
Il settore impiantistico è forse, in senso assoluto, quello maggiormente coinvolto nella
riqualificazione energetica degli edifici, e dove il tasso di innovazione tecnologica è più
elevato.
2.2.4 LE TECNOLOGIE MASSIVE
Come già illustrato nel primo Rapporto Oise15, l’utilizzo di involucri edilizi massivi, o meglio “capacitivi”, cioè costituiti da materiali ad elevata capacità termica16, consente nei
climi mediterranei, specie se caratterizzati da un’ampia escursione termica giornaliera
(circa 15°C) e quindi da una ventilazione notturna efficace, di ridurre il carico termico
da raffrescamento estivo del 10÷40% rispetto al caso di involucri leggeri, a parità di
prestazioni isolanti.
Parliamo delle soluzioni tecnologiche a parete portante, o caratterizzate da ampi spessori murari, in pietra o laterizio, costruiti in modo tradizionale, che debbono però essere
complessivamente progettati e realizzati secondo le regole della bioclimatica. Particolarmente vantaggiose, in clima mediterraneo, le soluzioni d’involucro monostrato in laterizio.
Il mercato nazionale delle tecnologie in laterizio
Ancora un anno negativo per il settore, il settimo dal 2007: il 2014 si chiude con una
produzione di 5,43 milioni di tonnellate di l aterizi, con un ulteriore calo del 14,4% rispetto al 2013.
Secondo Andil “appare, per la prima volta dal 2007, il segno positivo nelle vendite nel
secondo bimestre 2015, flebile segnale di una ripresa che è ancora lontana. Forse il fondo è stato toccato, visto che per i prossimi quattro anni la produzione di laterizi dovrebbe
stabilizzarsi tra 5-5,3 milioni di tonnellate all’anno”.
Forte è processo di razionalizzazione dei siti nazionali in corso.
Si contano 106 imprese e 126 siti produttivi attivi: dal 2007 hanno chiuso i battenti 105
stabilimenti; 12 impianti sono stati chiusi nel 201417.
Il settore dei laterizi è, insieme a quello del cemento (la cui produzione nazionale si è
dimezzata negli ultimi sette anni), uno dei più colpiti tra i produttori di materiali per le costruzioni; l’unica tipologia di prodotto che limita la flessione produttiva (-3,7% del 2014
sul 2013, -54,5% dal 2007) è quella degli elementi per coperture (coppi e tegole, pezzi
50
INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA’ NEL SETTORE EDILIZIO
Quarto Rapporto Congiunto Feneal Uil - Filca Cisl - FILLEA CGIL - Legambiente