serva Assolegno, gli ordinativi delle aziende del settore presentano un ottimo andamento:
molte di esse hanno già ordini vicini al 60% della produzione programmata nel 2016.
Riguardo alle caratteristiche degli edifici, la tipologia prevalente è sempre quella unifamiliare (82% delle costruzioni di legno nel 2010), ma sono in crescita le quote delle tipologie bifamiliari e plurifamiliari, anche a seguito delle Norme tecniche sulle Costruzioni
di recente emanazione, che hanno reso possibile l’estensione dell’impiego strutturale del
legno in edifici multipiano7.
Le dimensioni piccole e medie saranno quelle privilegiate, nel prossimo futuro, dal mercato anche perché potranno soddisfare le esigenze dei piani e progetti di social housing:
si stima infatti che a crescere maggiormente potranno essere gli edifici di legno da 3 a
8-10 abitazioni.
Anche nell’ambito non residenziale, escludendo fabbricati agricoli e grandi strutture, le
principali tipologie di edifici in legno riguardano, sempre nel 2010, le scuole (22%),
gli uffici e gli edifici commerciali (22%), i capannoni e le strutture commerciali (9%), gli
edifici sanitari (2%).
Riguardo alle tecnologie costruttive, i vantaggi dell’industrializzazione edilizia spingono
alla crescita i sistemi intelaiati e a pannelli di legno massiccio a strati incrociati X-Lam.
Se nel 2010 i sistemi costruttivi utilizzati (a prescindere dall’emergenza in Abruzzo) sono
stati per il 44% a telaio, per il 33% X-Lam e per il 14% Blockhaus, nel 2015 le preferenze
per il telaio sono salite al 55% ed al 38% per il sistema X-Lam, mentre per il Blockhaus,
sistema prevalentemente mirato alle case unifamiliari, la preferenza scende al 7%.
La distribuzione geografica delle costruzioni in legno sul territorio nazionale si concentra
al Nord (71% degli edifici), seguita dal Centro (22%) e da Sud e Isole (7%). In testa alla
graduatoria regionale si distingue il Trentino-Alto Adige, seguito da Veneto e Lombardia,
Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Abruzzo (dove dal 2009 il 70% delle
costruzioni realizzate è di legno). Ma il mercato appare aperto anche verso l’estero, con
tredici aziende, tra le 200 interpellate,8 che hanno dichiarato di esportare un minimo
numero di case l’anno verso Paesi frontalieri (Austria e Francia) oppure in Paesi lontani
per la realizzazione di grandi complessi turistici.
Grande successo stanno incontrando queste tecnologie nell’edilizia non residenziale ad
uso sociale (scuole, palestre, piscine), ma anche in campo residenziale è sempre più frequente il loro impiego per la realizzazione di interventi in housing sociale, dove il costo e
la rapidità di costruzione sono fattori determinanti, e nell’ambito delle ristrutturazioni, per
rifacimenti parziali, soprelevazioni o rivestimenti degli involucri.
L’acciaio per le costruzioni ed il mercato nazionale degli edifici in acciaio
Il settore delle costruzioni è il principale settore di destinazione dei prodotti siderurgici,
rappresentando circa il 40% della domanda nazionale dei prodotti siderurgici primari9.
Quest’ultima è stata pari, nel 2014, a 25,5 M.t.
Parliamo dunque di circa 10,2 Mt, impiegati, nelle costruzioni, in ambito strutturale,
impiantistico e complementare.
La quota che qui interessa è, ovviamente, soltanto quella strutturale, che ricopre circa il
60% degli impieghi dell’acciaio per costruzioni, per un totale di circa 6,25 Mt10.
Le opere strutturali in acciaio sono strutture edilizie, ma anche opere di tipo infrastrutturale
(ponti, viadotti…).
La produzione dei prodotti in acciaio per costruzioni è complessivamente diminuita, nel
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INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA’ NEL SETTORE EDILIZIO
Quarto Rapporto Congiunto Feneal Uil - Filca Cisl - FILLEA CGIL - Legambiente