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2 L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA SOSTIENE LA RIPRESA EDILIZIA a cura di Alessandra Graziani e Giuliana Giovannelli 2.1 LE MUTAZIONI DEL MERCATO EDILIZIO E LA NUOVA SFIDA PER IL SINDACATO La lunga fase di crisi economica sembra aver finito il suo ciclo, l’economia nazionale riprende, seppur lentamente, nelle costruzioni appaiono i primi segnali di ripresa. Questo il quadro congiunturale nel momento della redazione di questo Rapporto1. Nel II trimestre del 2015 il prodotto interno lordo nazionale è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, in linea con la media dell’area euro, e dello 0,7% nel confronto con il secondo trimestre del 20142. La variazione acquisita per il 2015 è pari a 0,6%. La situazione dell’industria delle costruzioni appare in graduale miglioramento, ma la prudenza è d’obbligo. Ancora importanti indicatori dell’economia delle costruzioni restano negativi o stazionari (l’indice della produzione nelle costruzioni, i bandi di gara per lavori pubblici), ma la maggioranza degli andamenti segna una lieve ripresa. I segnali di ripresa, seppure flebili, si riscontrano sia nelle previsioni degli operatori (clima di fiducia dei consumatori e delle imprese) che negli andamenti reali (permessi di costruire, indicatori del mercato immobiliare). Se messi a sistema, essi confermano un quadro in stabilizzazione, l’arresto della fase negativa, l’inizio di una l enta ripresa del settore. Tra i segnali più rilevanti dell’inversione di tendenza, l’aumento del numero di imprese attive nel II trimestre 2015 (+0,2% sul trimestre precedente), la crescita del numero di occupati nelle costruzioni (+2,3%, 34 mila unità in un anno), dopo diciannove trimestri di calo, il trend in deciso calo dei fallimenti delle imprese e delle ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni. Si può parlare, con ragionevole sicurezza, della fine della crisi di questo ciclo edilizio, il più lungo e significativo dal dopoguerra ad oggi, caratterizzato da una crescita immobiliare straordinaria, non collegata alla dinamica della domanda primaria e in buona parte speculativa, a cui ha fatto riscontro un crollo pesantissimo, che ha riportato il settore ai livelli produttivi degli anni precedenti alla seconda guerra mondiale. Riparte un nuovo ciclo edilizio, ma la ripresa appare molto lenta, il recupero dei livelli pre crisi non è pensabile, le caratteristiche del mercato sono profondamente cambiate. L’attività edilizia si concentra verso il rinnovo edilizio ed urbano, la realizzazione di poche grandi infrastrutture strategiche e la manutenzione di quelle esistenti. Crescono nuovi mercati ad alto contenuto tecnologico: la riqualificazione energetica, l’infrastrutturazione digitale, alcune opere idrauliche. In questo quadro, il rinnovo edilizio si conferma l’unico comparto che continua a crescere negli anni della crisi; +32% gli investimenti nel comparto dal 2008 al 20153, un numero di occupati che è pari a circa la metà del totale delle costruzioni, ed un trend in continua crescita, grazie soprattutto alle politiche di incentivazione edilizia. E tanta parte di questo mercato è costituito da segmenti ad elevata complessità tecnologica, primo fra tutti quello della sostenibilità energetica ed ambientale. Infatti, per migliora- 40 INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA’ NEL SETTORE EDILIZIO Quarto Rapporto Congiunto Feneal Uil - Filca Cisl - FILLEA CGIL - Legambiente