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Fig. 4 - Assunzioni previste per gruppo professionale variazioni percentuali 2015-2012 Fonte: Fonte: elaborazioni Centro Studi Fillea su dati Min. Lavoro Riguardo ai settori industriali del legno e dei minerali non metalliferi il profilo delle richieste naturalmente cambia, in relazione al differente ciclo produttivo, e quindi si nota una maggior rilevanza delle figure tecniche e commerciali, rispetto alle costruzioni. Anche in questi settori si nota, nel periodo 2012-2015, una sensibile crescita delle figure operaie specializzate (in particolare di conduttori di impianti per il legno), ma a fronte di un deciso ridimensionamento di quelle tecnico-amministrative, conseguenza della crisi del mercato interno e di un’attività produttiva concentrata nell’export e nel conto terzi. Sempre riguardo ai profili professionali, possiamo scendere nel dettaglio delle diverse professioni edili, se consideriamo le consistenze e le previsioni di assunzione che per esse sono individuate nella banca dati professioni del sistema informativo Excelsior (vedi Fig. 5 e 6). Se consideriamo le consistenze occupazionali, la media Istat 2011-2013 degli occupati nelle professioni edili ci consegna un quadro ancora dominato dalla figura tradizionale del muratore, ma il peso degli impiantisti (soprattutto nel ramo elettrico) è di assoluto rilievo, così come quello dei conduttori di macchine ed impianti per l’edilizia. D’altro canto, tuttora rilevante il peso del personale non qualificato, sia nell’edilizia civile che nelle opere pubbliche. Fig. 5 - Numero medio occupati nelle professioni edili – media 2011-13 Fonte: Elaborazione Centro Studi Fillea su dati Istat 144 INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA’ NEL SETTORE EDILIZIO Quarto Rapporto Congiunto Feneal Uil - Filca Cisl - FILLEA CGIL - Legambiente