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Nell’impianto, Il rifiuto viene trattato fin dall’ingresso, stoccandolo in appositi scomparti al coperto ma arieggiati, La procedura dello stoccaggio riveste particolare importanza perché la messa in riserva del materiale è stata studiata e pianificata al fine di ottenere un’asciugatura naturale, in un ciclo di 45gg, del prodotto senza dover ricorrere a metodi forzati od indotti, e, quindi, con notevole risparmio energetico in quanto si ottiene un metodo naturale di asciugatura ad emissioni zero. Tale preventiva deumidificazione, infatti, si rende indispensabile in quanto parte del prodotto da trattare, oltre che da scarto di produzione, potrebbe provenire come scarto di lavorazione o di demolizione e, pertanto, essendo stoccato in container da cantiere spesso all’aperto, potrebbe pervenire bagnato. Una volta asciugato tale rifiuto viene appositamente lavorato e avviato il processo di separazione dei due elementi, la carta ed il gesso, alla fine della linea produttiva vi sono delle apposite coclee mediante le quali il gesso verrà convogliato. Il gesso prodotto ha una purezza pari a circa 88,8%. La carta, che ha una percentuale di gesso ≤ al 4%, verrà immessa in container pressa per poi essere indirizzata ai siti di recupero. Allo stato attuale, la quantità di gesso che resta presente nel cartone non ne rende possibile il recupero, ma nella previsione di miglioramento continuo delle performance dell’impianto, si ipotizza di arrivare, anche per il cartone, ad una condizione ottimale per il recupero. La quantità lavorata giornaliera prevista e programmata per turno da 8 ore si aggira attorno alle 30 ton. Il prodotto finale della lavorazione illustrata può essere: - Impiegato nella stabilizzazione dei manti stradali al posto della calce idrata; - utilizzato come ritardante nella produzione dei cementi; - i