Tesi di Laurea di Davide Roberto in Etnomusicologia (Dams - Musica) Tesi di Laurea in Etnomusicologia di D. Roberto | Page 9
1.2 Iconografia e tecnica strumentale
La presenza del tamburo a cornice è documentata da materiale
iconografico. Reperti archeologici testimoniano la sua presenza nella
civiltà sumerica-babilonese, egiziana, hittita, greca e romana.
Fi g ur a 1 . Da G ud ea ( 2 0 0 a. C.) , P ar i s Lo u vr e. 6
Dall’iconografia in possesso è possibile constatare l’assenza di sonagli
nei tamburi a cornice risalenti ad epoche antiche; la postura del
tamburello tenuto verticalmente, parallelo o perpendicolare al corpo,
all’altezza delle spalle e del viso; e infine la tecnica esecutiva che ne
consegue dalla sua maneggevolezza.
L’azione simultanea della mano che sorregge e quella che percuote, crea
il ritmo. E’ importante la presa del tamburo a cornice. Dall’iconografia e
dall’attuale uso dei tamburi a cornice in area islamica, si evincono due
tipiche prese. La prima prevede il pollice inserito in un foro della
cornice, nel caso in cui essa sia alta, e la seconda, che, prevede il
polpastrello del pollice che tiene direttamente il bordo interno della
cornice, qualora fosse più bassa.
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FEBO GUIZZI, NICO STAITI, Le forme dei suoni: l’iconografia del tamburello in Italia, Comunità
montana zona E, Firenze, 1989, pag.11.
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