Tennis World Italia n. 52 Tennis World Italia n. 52 | Page 22
Sloane Stephens:
se queste sono le
premesse, ci sarà
da divertirsi
Simone Brugnoli
Il Roland Garros 2018 ha restituito al
panorama femminile una Sloane
Stephens ad altissimi livelli nonostante la
sconfitta rimediata in finale dalla rediviva
Simona Halep. Pochissimi avrebbero
infatti immaginato che la 25enne della
Florida sarebbe stata in grado di
esprimere un tennis così efficace e
redditizio anche sulla superficie meno
amata sulla carta, ovvero la terra battuta,
dove la sua tattica aggressiva e
spregiudicata ha spesso risentito in
passato della consueta lentezza del
terreno di gioco.
Nel corso delle due settimane parigine, la
tennista a stelle e strisce ha invece
dimostrato con pieno merito di potersi
adattare alla perfezione anche a queste
condizioni di gioco, tanto da indurre lo
stesso direttore del torneo Guy Forget a
presumere che un giorno la vedremo
forse sollevare il trofeo più prestigioso
all’ombra della Torre Eiffel.
L’attuale numero 4 del ranking mondiale si
è presentata all’atto conclusivo avendo
lasciato per strada appena un set, frutto
dell’incredibile maratona andata in scena
al terzo turno dinnanzi alla nostra Camila
Giorgi. Fatta eccezione per quel tremendo
rischio corso di fronte all’indomita
maceratese, soltanto la connazionale
Madison Keys in semifinale era stata in
grado di portarle via quattro game
nell’arco della medesima frazione.
Tutto sembrava lasciar presagire ad un
monologo anche in finale sfruttando le
incertezze ataviche della Halep, ma avanti
di un set e di un break le sicurezze della
Stephens si sono improvvisamente
incrinate dando modo alla rumena di
coronare finalmente un sogno tanto
agognato quanto sofferto.
Pur non potendo fare a meno di
evidenziare l’enorme rammarico in capo a
Sloane, c’è da sottolineare come il
secondo Slam del 2018 abbia reso palese
che l’exploit dell’anno scorso agli US
Open non è destinato a rimanere soltanto
un grande impresa occasionale.
Continuando di questo passo, la