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infatti superato in finale il nuovo numero 1
Andy Murray. Ma già a Melbourne erano
riemersi i problemi dell'ultimo periodo, e
l'eliminazione al secondo turno
dell'Australian Open non poteva che essere
un segnale di una crisi tutt'altro che finita.
Infatti nei mesi successivi le difficoltà erano
addirittura aumentate, fino alla decisione
arrivata nel post Wimbledon di terminare la
stagione con largo anticipo, prendendosi 6
mesi di riposo per rientrare nel circuito l'anno
successivo.
Il 2018 doveva essere l'anno del ritorno ad
altissimi livelli, e invece fino a questo
momento gli ha regalato tante delusioni e
poche soddisfazioni, e soprattutto tanti dubbi
sul fatto che possa tornare davvero quello
degli anni passati. La sconfitta agli ottavi di
finale dell'Australian Open contro Hyeon Indian Wells e Miami, con due sconfitte al
primo turno, e infine una stagione sulla terra
battuta in cui c'è stato qualche
miglioramento, ma nella quale comunque
non ha mai raggiunto una finale. La sconfitta
contro Marco Cecchinato nei quarti di finale
del Roland Garros, seppur condizionata da
alcuni problemi fisici evidenti del serbo, è la
conferma del fatto che 'Nole' è ancora
lontano dal ritorno ad altissimi livelli. Ciò che
colpisce, e da questo punto di vista c'è stato
un passo indietro anche rispetto al 2017, è
l'incapacità di reagire alle difficoltà, con tante
sconfitte arrivate nel set decisivo, e le
pochissime rimonte dopo aver perso il primo
set.
Esaminiamo alcune statistiche del serbo
nelle ultime tre stagioni (2016-2018),
prendendo in considerazione solo periodo
che va dall'inizio dell'anno al Roland Garros:
Chung, la nuova operazione al gomito per
risolvere definitivamente i problemi fisici, il
rientro (probabilmente troppo affrettato) a 2016
Partite vinte/perse: 44/3