Tennis World Italia n. 52 Tennis World Italia n. 52 | Page 17

infatti superato in finale il nuovo numero 1 Andy Murray. Ma già a Melbourne erano riemersi i problemi dell'ultimo periodo, e l'eliminazione al secondo turno dell'Australian Open non poteva che essere un segnale di una crisi tutt'altro che finita. Infatti nei mesi successivi le difficoltà erano addirittura aumentate, fino alla decisione arrivata nel post Wimbledon di terminare la stagione con largo anticipo, prendendosi 6 mesi di riposo per rientrare nel circuito l'anno successivo. Il 2018 doveva essere l'anno del ritorno ad altissimi livelli, e invece fino a questo momento gli ha regalato tante delusioni e poche soddisfazioni, e soprattutto tanti dubbi sul fatto che possa tornare davvero quello degli anni passati. La sconfitta agli ottavi di finale dell'Australian Open contro Hyeon Indian Wells e Miami, con due sconfitte al primo turno, e infine una stagione sulla terra battuta in cui c'è stato qualche miglioramento, ma nella quale comunque non ha mai raggiunto una finale. La sconfitta contro Marco Cecchinato nei quarti di finale del Roland Garros, seppur condizionata da alcuni problemi fisici evidenti del serbo, è la conferma del fatto che 'Nole' è ancora lontano dal ritorno ad altissimi livelli. Ciò che colpisce, e da questo punto di vista c'è stato un passo indietro anche rispetto al 2017, è l'incapacità di reagire alle difficoltà, con tante sconfitte arrivate nel set decisivo, e le pochissime rimonte dopo aver perso il primo set. Esaminiamo alcune statistiche del serbo nelle ultime tre stagioni (2016-2018), prendendo in considerazione solo periodo che va dall'inizio dell'anno al Roland Garros: Chung, la nuova operazione al gomito per risolvere definitivamente i problemi fisici, il rientro (probabilmente troppo affrettato) a 2016 Partite vinte/perse: 44/3