Tennis World Italia n. 38 Tennis World Italia - numero 38-2016 | Page 41

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA un buon giocatore che si pensa abbia potenziare e lo si riesce a far esordire, si è a posto. Si può andare sul sicuro e tradizionale con una paga di base, o si può investire sul propriogiocatore. Iosonounpo’ungiocatored’azzardo.Mipiace investire sul giocatore, così come voglio che il giocatoreinvestasudime.Sitrattadicredere in quello che si fa e credere nel giocatore. Io cerco il talento, lavoro duro e voglia di fare, e sono disposto alla possibilità di investire. C’è un enorme fattore di rischio, ma non più del rischiocheilgiocatoresiassumeconme.Seil giocatoreperde,perdoio;sevince,lagiornata finisce bene. Leva via la tensione. È molto più gratificantedicollezionarebustepaga.Mipiace esserepartedelgiocoeaverequalcosainballo. Èsemplicementeilmodoincuipreferiscofare affari. Igiocatorinonpaganoalloroallenatoresoloun salario. Si fanno carico anche di tutte le spese di viaggio, gli extra e l’entourage occasionale. Viaggiare tra le 30-35 settimane può davvero farmalealportafogliodelgiocatore.Èpesante perigiocatoribassiinclassificaoperqualcuno chefaticaatrovarefondi. La maggior parte degli allenatori si affidano a un contratto su base settimanale, ma ci sono un paio di cose che rendono le cose più interessanti.Lamiapreferita,rispettoalmonte premi, significa che l’allenatore prende una percentuale dei guadagni