Tennis World Italia 53 Tennis World Magazine 53 | Page 28

DISCESE ARDITE E RISALITE DI ANGELIQUE Un anno di grazia e quello dopo di buio. In 24 mesi Angelique Kerber assapora praticamente tutto: conosce la gloria, vince due Slam, chiude l’anno al numero uno del mondo, e poi scende negli inferi dell’anonimato, delle promesse non mantenute e della pressione che non si regge. E poi torna. L’edizione 2018 di Wimbledon al femminile restituisce al circuito una Kerber nuovamente vincente, che si rialza dopo essere caduta. E la risalita è tanto straordinaria quanto è stata rovinosa la discesa: nel palcoscenico più prestigioso del mondo contro l’avversaria più blasonata. Certo, la Serena Williams battuta in finale non è neanche vicina alla dominatrice che fu. Del resto, sarebbe stato difficile attendersi qualcosa di differente al quarto torneo, a 36 anni e dopo un parto. Kerber, tuttavia, aveva dimostrato di saper duellare alla pari e battere anche la “vera” Serena. Nel 2016 l’impresa le era riuscita addirittura nella finale di un Major, un territorio non esattamente agile con la sagoma dell’americana dall’altra parte della rete. Due anni fa Angie aveva vinto in Australia (proprio contro Serena), aveva perso in finale a Wimbledon e aveva chiuso vincendo a New York: tre finali, due titoli e il trono delle classifiche con cui ha chiuso il 2016 e cominciato il 2017. Dodici mesi dopo l’orizzonte disegnava scenari completamente ribaltati: la tedesca ha terminato la stagione fuori dalle prime 20 del mondo (numero 21), giocato una sola finale – perdendola a Monterrey contro Pavlyuchenkova – e nelle prove dello Slam ha raggiunto due volte gli ottavi di finale e perso altrettante volte al primo turno. In sostanza, un disastro. Nel 2018 a luglio e con ancora un bel po’ di strada da fare prima della fine dell’anno, Kerber ha già vinto dieci partite in più dell’intero 2017 (39 contro 29), perdendone per ora la metà (12 contro 24).