di Fabrizio Garnero
TUTTI IN CARROZZA...
Alla vigilia di una manifestazione fieristica importante com’ è la EMO di Hannover nelle aziende si vive un’ atmosfera strana, sospesa tra la consapevolezza di avere preparato al meglio e con anticipo l’ evento, sia dal punto di vista tecnico con le novità di prodotto che della loro promozione, e l’ ansia del debutto poiché nessuno può sapere con certezza come andrà e quale sarà l’ affluenza dei visitatori e, soprattutto, la loro qualità. Credetemi, parlo con cognizione di causa avendo lavorato per tre anni in un’ azienda di macchine utensili, per cui ricordo chiaramente quello stato d’ animo in cui, all’ oggettiva e pragmatica lettura dei segnali del mercato, tipicamente si contrapponeva la fiducia riposta nelle proprie novità tecnologiche e nella speranza che una manifestazione di caratura internazionale come è appunto EMO Hannover assolvesse al proprio ruolo di catalizzatore dell’ interesse degli operatori del settore di tutto il mondo; a maggior ragione, se la manifestazione cade in un periodo delicato e complesso come quello che stiamo vivendo in cui è l’ incertezza a farla da padrone. La speranza è di incontrare operatori di nazioni consolidate, dove tutto potrebbe essere più agevole, ma anche provenienti da quei mercati emergenti dalle elevate potenzialità come per esempio Messico e India, di cui si parla tanto in questo periodo. Paesi a cui si guarda con fiducia per non farsi sopraffare dalla psicosi Trump sui dazi, in merito alla quale mi sia concessa una piccola precisazione su questo Editoriale che sto scrivendo alla metà di luglio, quando ancora non si conoscono le decisioni che il tycoon americano potrà prendere dal primo di agosto in avanti. Tornando alla EMO, ritengo che questa edizione possa rappresentare un momento di svolta importante alla luce delle previsioni elaborate dai vari centri studi di Confindustria, Ucimu-Sistemi per Produrre e Federmacchine, che indicano nel 2025 l’ anno dell’ inversione di tendenza. Nulla di trascendentale, sia ben chiaro, non si parla di rilancio, ma certamente di una lieve crescita che farà di nuovo tornare il segno più davanti a tutti gli indicatori di mercato. Al netto del fatto che nessuno possiede una sfera di cristallo in cui guardare dentro, e che quindi nessuno può sapere cosa accadrà nel prossimo futuro, l’ imminente EMO credo possa realmente rappresentare l’ appuntamento ideale per consolidare questa inversione di tendenza e mettere le basi per un 2026 di rilancio, anche alla luce del piano di sostegno dell’ industria tedesca annunciato dal Governo Merz. Come affermato dal Presidente di Ucimu, Riccardo Rosa, in occasione dell’ assemblea annuale dell’ associazione: « La Germania, il nostro primo riferimento in Europa, si doterà presto di un piano di rilancio della sua industria. Se la locomotiva tedesca riparte noi, primo vagone di questo treno che fino a oggi non si era mai fermato, dobbiamo essere pronti per potere continuare a lavorare nelle filiere produttive del Made in German che, al netto del tema dei dazi, viaggia su direttrici lunghissime, distribuendo la nostra produzione ovunque nel mondo ». La speranza è dunque che questo maxipiano di rilancio varato dal Governo Merz possa dare i suoi frutti permettendo alla locomotiva d’ Europa di ripartire a beneficio anche dei partner e delle aziende italiane che, in EMO, rappresenteranno la seconda delegazione straniera più numerosa e proporranno il meglio della macchina utensile Made in Italy. Sono oltre 140 le imprese italiane presenti a EMO Hannover 2025, una folta partecipazione che conferma l’ interesse delle nostre aziende per questo evento ritenuto il contesto ideale per incontrare operatori internazionali, non solo europei. Che dire, allora? « Tutti in carrozza … la locomotiva d’ Europa riparte!».
8 Settembre 2025 www. techmec. it