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Contrariamente ad alcuni mercati tradizionali della macchina utensile, alcuni dei quali attraversano una fase di contrazione causata da mille incertezze, l’ India è un mercato in forte espansione che promette di diventare, entro il 2047, un’ economia trainante da 30 triliardi di dollari con la manifattura al 25 % del PIL. Per le imprese italiane della macchina utensile del bene strumentale rappresenta dunque un’ opportunità immensa da non farsi scappare, ma occorre fare adesso i passi necessari a creare un radicamento sul territorio. Chi saprà coniugare eccellenza meccanica, flessibilità commerciale e rispetto delle regole conquisterà un mercato destinato a dettare le rotte dell’ industria mondiale nei prossimi vent’ anni. Ucimu-Sistemi per Produrre, l’ associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, lo sa bene e dal 2012 insieme ad Amaplast, l’ associazione nazionale dei costruttori di macchine e stampi per plastica e gomma, ha supportato la nasciata di Rete Italian Technology Center India, una vera e propria rete di impresa con personale assunto in loco che funge da supporto operativo e consulenziale alle aziende“ retiste” attive in questo affascinante ma al tempo stesso complesso Paese.
Un approccio collettivo vincente L’ obiettivo primario è quello di agevolare l’ attività nel Paese delle imprese che hanno aderito a ITC India trattandosi di un mercato che presenta ancora normative complesse, vincoli doganali, regimi fiscali articolati e prassi operative. In questo modo, Ucimu intende accompagnare le aziende italiane lungo l’ intero processo di internazionalizzazione verso l’ India, offrendo una panoramica aggiornata delle normative e fornendo indicazioni pratiche per una gestione efficace delle attività commerciali e operative nel Paese. « Rete Italian Technology Center è un contratto di rete siglato nel 2012 da un gruppo di aziende di beni strumentali con l’ obiettivo comune di rafforzare il loro presidio del mercato indiano, condividendo esperienze e risorse per
Italian Technology Center è un contratto di rete siglato nel 2012 da un gruppo di aziende di beni strumentali
accrescere la loro visibilità sul mercato indiano attraverso attività promozionali e di marketing », spiega Barbara Colombo di Ficep che, in qualità di CEO di un’ a- zienda retista, ha presieduto l’ incontro di presentazione dell’ attività di ITC India a nuove potenziali aziende retiste svoltosi all’ inizio di settembre presso Ucimu. Italian Technology Center è costituita attualmente da sei aziende del settore macchine utensili non concorrenti tra di loro che sono BLM Group, Buffoli Industries, Ficep, Lorenzon, Losma e Millutensil. « Partecipare a una rete di imprese per l’ internazionalizzazione come ITC India comporta vantaggi per le imprese che non sono mai state nel mercato target, per approcciare il Paese con un budget più limitato in quanto condiviso tra le retiste e un bagaglio di conoscenza acquisita frutto dell’ esperienza altrui; ciò permette di iniziare a comprendere le potenzialità per il proprio prodotto grazie al network di contatti e al supporto del personale della rete presente in loco. Anche chi è presente in forma indiretta può incrementare il numero di relazioni e la visibilità del proprio brand in diverse aree del Paese. I vantaggi sono numerosi anche per le imprese già presenti con filiale, per consolidare ulteriormente la propria immagine nel mercato target, per avere un secondo punto di riferimento nel Paese a supporto anche del personale locale, e seguire le attività di rete direttamente in loco con il proprio staff che potrà sin da subito portare avanti le relazioni da un punto di vista commerciale ».
Un riferimento stabile sul mercato In un’ ottica di medio-lungo periodo con la partecipazione alla rete ogni azienda può condividere l’ esperienza, le competenze e le relazioni nel Paese con le altre aziende retiste e può contare sui contatti in loco delle altre aziende retiste essendo non concorrenti( definito nello Statuto). Inoltre, presentarsi come gruppo di aziende italiane con riferimento stabile ha un grande ritorno di immagine e permette il presidio continuativo del mercato straniero da parte dell’ azienda, considerando che l’ agente spesso non garantisce collaborazione duratura nel tempo: la partecipazione alla rete consente, invece, di avere sempre un riferimento stabile sul mercato. La rete per l’ internazionalizzazione permette di acquisire maggiore visibilità e conoscenza del mercato, ma anche di comprendere aspetti come la cultura e la struttura sociale nel Paese estero di riferimento. « Il contratto di rete è uno strumento unico, agile e snello, che permette a imprese grandi e piccole di fronteggiare mercati mastodontici e complessi come l’ India, condividendo risorse complementari e una stessa visione strategica- spiega www. techmec. it Ottobre 2025 51