inanza
Trump esporta dazi
di Giuseppe Guzzardi
Tema ricorrente è la preoccupazione relativa alla politica dei dazi attuata dall ’ amministrazione federale statunitense . Dopo il Pacifico , in direzione Cina e Russia , il cargo delle barriere doganali minaccia le propaggini atlantiche , girando al largo delle coste di Albione in direzione nei porti continentali . La metafora non è casuale , in quanto è proprio il trasporto via nave la cartina di tornasole che suggeriamo monitorare per verificare gli effetti delle tasse all ’ import di beni europei . A essere interessato non è soltanto l ’ export di componentistica o semilavorati ( escludiamo le materie prime , delle quali siamo poveri ) ma anche i prodotti finiti , dalle automobili agli oggetti di moda e lusso , agli alimentari di qualità e via dicendo . Alcuni istituti di ricerca danno i numeri scenario . Nel caso i dazi avessero la consistenza del 10 %, si calcola minore export per circa 3 miliardi di euro per l ’ I- talia , pari a una flessione di più del 4 %. Più o meno il doppio con dazi al 20 . La diminuzione dell ’ export poi costringerebbe le nostre aziende a cercare nuovi mercati ( compresi quelli “ feriti ” da Trump come Canada , Messico , Cina e … Russia ). Altro effetto immediato , l ’ aumento dei prezzi : la minore competitività sarebbe causa ed effetto allo stesso tempo . Quindi inflazione , ma non quella “ sana ” da consumo , ma quella tossica da maggiori costi .
Bye bye mondo globale Sono rischi pesanti , ma qualcuno parla di opportunità . Noi vogliamo invitarvi invece ad alcune riflessioni . Prima di tutto ci sembra evidente la fine del ciclo della globalizzazione , leit motiv di molti mastri di pensiero a cavallo del millennio . Sarà bene che ci si renda
ANNO MOBILE INDICE SETTORIALE FTSE TECNOLOGIA - MILANO conto che il game della politica economica internazionale è per noi fuori portata , l ’ Europa non è più un player di primo piano ma un comprimario . Intestardirsi su bastioni difficili da difendere , come a
proposito dell ’ energia e della sostenibilità , è un atteggiamento non realistico , dannoso e controproducente . Dovremo giocare la carta del mercato interno alla UE , non dimenticando che in Europa sussiste un vivace riposizionamento sociale e politico verso scenari protezionistici , nazionalisti ed esterofobi , poco inclini alla condivisione e infastiditi dalla sostenibilità come valore . Ciò complicherà , a nostro avviso , la diplomazia commerciale comunitaria volta a recuperare influenza in quelle aree del mondo , Africa e Sud America , nelle quali più alto può essere il tasso di crescita e la necessità di importare tecnologia matura e di qualità . O almeno , quella parte di quei continenti , e ci aggiungiamo il Sud Est asiatico e il subcontinente indiano , non ancora presidiati dalla Cina . Il Risiko si evolve , dai carri armati si passa , in parte , ai camioncini . Se si prende come base il 2 gennaio 2024 , si scopre che uno degli indici peggiori , anzi il peggiore , è proprio quello della tecnologia , arretrato del 43 %, a fronte di un forte incremento di quello legato alle materie prime (+ 32 %). Dedichiamo quindi il grafico dell ’ anno mobile proprio all ’ indice FTSE Tecnologia .
10 Marzo 2025 www . techmec . it