GGTronic 5000 Double
Centro di tornitura
GGTronic 5000 Double è pensato per la tornitura di pezzi di grandi dimensioni
fatti , richiedono elevate forze di serraggio per garantire un corretto bloccaggio ed evitare la caduta del pezzo stesso , che oltretutto risulterebbe particolarmente pericolosa per operatori e macchina . Esercitando la forza di chiusura in dodici punti differenti si evita che il particolare subisca una deformazione e perda la sua circolarità . Dal lato della contropunta invece è presente una piattaforma più piccola , da due metri di diametro e quattro griffe per il bloccaggio .
Strutturata ad hoc Tutta la macchina è dotata di guide lineari e ogni elemento è appositamente studiato per garantire il corretto livello di rigidezza strutturale a favore della precisione di lavorazione e della vita stessa dell ’ impianto , con accorgimenti opportuni legati allo smorzamento delle vibrazioni . Il generoso dimensionamento è necessario considerando le elevate forze in gioco che si generano in fase di lavorazione , anche tenendo conto della presenza di un mandrino da 184 kW , ma non è detto che l ’ intero impianto debba essere sottoposto a questi carichi . L ’ architettura di GGTronic 5000 Double a doppio bancale consente anche la presenza di un montante mobile strutturato per le operazioni di asportazione importanti , ma nel caso il cliente finale abbia la necessità di utilizzare questa macchina per applicazioni differenti , come per esempio la ripresa delle pale di una turbina o per lavorazioni di precisione ma su pezzi meccanici molto grandi , la parte di fresatura può essere progettata e dimensionata in maniera più “ leggera ”, con guide , viti e motori più piccoli , proprio per dare al cliente una soluzione pensata esattamente per le sue necessità .
Efficienza in ogni condizione Il montante di fresatura rappresenta una novità quanto a corsa disponibile , che arriva a 1.500 mm lungo l ’ asse Y . È dotato di testa bimandrino con attacco per una testa con posizionamento angolare manuale e testa con rinvio ad angolo di 90 ° che possono essere montate in base alle necessità . Questa soluzione è più snella rispetto a una testa bimandrino classica e grazie a ingombri ridotti offre una maggiore versatilità di utilizzo e consente di entrare nel pezzo più facilmente , con maggiore libertà di movimento . Per le operazioni di tornitura invece è presente una torretta a 4 posizioni , mentre la possibilità di installare una mola da 914 mm con 11 kW di potenza al mandrino consente le operazioni di rettifica per finire il pezzo in macchina . Il nuovo tornio di Giuseppe Giana può montare anche bareni antivibranti da 500 mm di diametro per l ’ esecuzione di barenature interne utili di 5.000 mm . Dovendo eseguire lavorazioni di precisione nonostante le importanti dimensioni dei pezzi , in quanto gli elementi realizzati dal cliente da cui è partita la richiesta che ha portato alla nascita del GGTronic 5000 Double devono accop- piarsi perfettamente tra loro , la macchina è stata equipaggiata con encoder ad altissima precisione , mentre l ’ utilizzo di motori in configurazione master / slave permette oltre al posizionamento preciso anche un corretto mantenimento della posizione raggiunta anche in fase di lavorazione nonostante le elevate forze in gioco , e un movimento fluido senza giochi .
Motori master / slave In quest ’ ottica è interessante segnalare i cicli di tornitura su eccentrici sviluppati dalla stessa Giuseppe Giana per consentire all ’ operatore macchina di sfruttare al meglio le potenzialità dell ’ impianto . Lavorare un eccentrico , infatti , non è semplice poiché la distribuzione della massa che porta ad avere il baricentro al di fuori dell ’ asse di rotazione del pezzo crea degli squilibri durante il movimento . In alcuni settori del quadrante infatti il motore tenderebbe a rallentare perché la posizione della massa crea un momento resistente maggiore , mentre in altri settori la massa fuori asse favorisce la “ caduta ” del componente , che sottoposto alla forza di gravità tende ad accelerare . Di conseguenza la velocità di rotazione del pezzo non è costante , e anche la lavorazione ne può risentire . Per evitare questo fenomeno il costruttore milanese dal 2015 ormai impiega teste mandrino a doppio motore con bilanciatura elettronica automatica . I due motori che lavorano appunto in modalità master / slave operano in tiro o in spinta a seconda della posizione delle masse . In pratica in caso di eccentrici , alberi a gomito o semplicemente forgiati non perfettamente lineari il pezzo viene messo in rotazione e , a seconda della resistenza rilevata in fase di rotazione , uno dei due motori interviene spingendo o frenando la rotazione per fare in modo che il pezzo ruoti sempre alla stessa velocità . Tale soluzione comandata elettronicamente evita l ’ impiego
74 Luglio / Agosto 2023 www . techmec . it