di Fabrizio Garnero
IL VALORE AGGIUNTO DELLE PMI ITALIANE
Il 2024 ci ha lasciato in eredità uno scenario quanto mai complesso , vuoi per la crisi finanziaria di economie trainanti come quelle tedesca e francese , per lo più legate alla paralisi del settore auto , vuoi anche per le elezioni in USA . A ciò si sommano la crisi identitaria dell ’ Unione Europea che è tale più nelle parole che nei fatti ma , soprattutto , le ansie e le preoccupazioni per il prorogarsi dei conflitti in Ucraina e Medio Oriente , che sembrano non conoscere la parola fine . In realtà mentre scrivo , finalmente , si intravedono i primi spiragli di pace . Nulla di così trascendentale , visto che al momento si parla solo di 42 giorni di tregua a Gaza ; è però un piccolo segnale che alimenta una speranza . Insomma il 2025 è , purtroppo , iniziato nel segno della continuità con lo scorso anno ; sono talmente tante le situazioni difficili che il rischio di lasciarsi andare è molto alto . E allora ? “ Adda passà ‘ a nuttata ”, diceva Eduardo De Filippo . Per come la vedo io , no ! Non voglio sembrare dissociato dalla realtà , ma il mio compito di giornalista tecnico mi impone di continuare a raccontare con obiettività lo stato dell ’ arte di un mondo , quello della manifattura meccanica e della macchina utensile , per cui l ’ Italia eccelle da sempre . Ho quindi una certezza , che nessuno può togliermi : l ’ assoluto livello di competitività e innovazione che la nostra industria sa esprimere ed esportare nel mondo . È questo ciò che ci consentirà di attraversare anche questo ennesimo momento di difficoltà senza eccessivi allarmismi ; ed è grazie al nostro know-how tecnologico e alla nostra capacità di sapere dare risposte concrete alle problematiche più complesse che saremo pronti quando , per esempio , l ’ Ucraina avrà bisogno per ricostruire un Paese . È dunque all ’ insegna della positività che voglio scrivere questo editoriale , partendo dai piccoli grandi successi della nostra impresa . Prendo quindi spunto dall ’ approccio di Assolombarda che in chiusura d ’ anno , anziché soffermarsi sugli aspetti negativi , ha invece messo l ’ accento sulla solidità del modello industriale lombardo che ha contribuito in modo decisivo al PIL regionale tanto che , se considerassimo la Lombardia come un ’ economia nazionale , sui 27 Paesi dell ’ Unione Europea sarebbe al decimo posto della classifica per PIL prodotto . La Lombardia e i territori di Assolombarda rappresentano dunque un punto di riferimento essenziale del tessuto economico italiano ed europeo , contribuendo in modo significativo al PIL e all ’ export . Quest ’ area è però solo uno dei molti territori italiani ricchi di distretti di assoluta eccellenza , capaci di competere su scala globale , attrarre investimenti e creare opportunità per il futuro . Sono molteplici le PMI che innovano , producono e trainano il sistema Italia verso le nuove sfide della digitalizzazione e della Transizione 5.0 . In quest ’ ottica , ben venga la semplificazione del Piano inserita nella nuova legge di bilancio , al pari del taglio del cuneo fiscale e del primo disegno di legge annuale dedicato proprio alle piccole e medie imprese e approvato dal Consiglio dei ministri che introduce misure per incentivare l ’ aggregazione , l ’ innovazione e l ’ accesso al credito . Della situazione complessa ne siamo tutti consci e preoccupati ; io rimango però un ottimista cui piace soffermarsi sui numerosi aspetti positivi e vincenti della nostra industria manifatturiera , per guardare al prossimo futuro con occhio sì attento , ma fiducioso .
8 Gennaio / Febbraio 2025 www . techmec . it