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L ’ andamento della produzione industriale del nostro Paese si dimostra , purtroppo , nel segno della continuità su base annua . Lo dimostrano i dati Istat relativi allo scorso luglio , che ci mettono di fronte a un ennesimo rallentamento . Dopo due mesi ( maggio e giugno ) di crescita congiunturale , arriva infatti un nuovo calo stimato nell ’ ordine dello 0,9 % su base mensile . Anche allargando l ’ orizzonte temporale la situazione non migliora , poiché nella media del periodo maggio-luglio si registra una diminuzione del livello della produzione dello 0,4 % rispetto ai tre mesi precedenti . Il calo tendenziale sull ’ anno si attesta al 3,3 %. Un “ malessere ” diffuso in tutti i comparti con la sola eccezione del settore energia , in crescita del 2,3 % su base mensile . Il contraccolpo maggiore è quello subito dal mondo dell ’ auto , che prosegue un trend negativo da inizio anno . Come riportato anche da Il Sole 24 Ore , questo settore fa segnare un pesante -35 % in termini di produzione su base annua . Qui apriamo una piccola parentesi , sottolineando che purtroppo il settore automotive non sta attraversando un periodo semplice anche a livello internazionale . Emblematica è la situazione di un marchio tedesco storico come Volkswagen , che per la prima volta nella sua storia sembra essere intenzionato a chiudere un proprio stabilimento in Germania . Ma torniamo entro i nostri confini . Anche in un settore che per l ’ Italia rappresenta uno dei punti di forza , ovvero quello del tessile-abbigliamento , le difficoltà proseguono e fanno registrare un calo della produzione superiore al 18 %. Un risultato che identifica questo ambito industriale come il più in difficoltà dall ’ inizio dell ’ anno , in quanto il settore dei trasporti fortemente frenato dall ’ automotive viene comunque sostenuto dall ’ aeronautico , dal ferroviario e dal navale che riportano tutto il comparto a un -8,1 %. Auto e abbigliamento dunque i due fattori sui quali sono maggiormente puntati i riflettori , ma la complessiva situazione negativa dell ’ industria del nostro Paese non è l ’ unica a livello continentale . La Francia nel mese di luglio rallenta dello 0,5 %, e la già citata Germania è in una situazione addirittura peggiore . La produzione industriale nel mese di luglio cala del 2,4 % rispetto a giugno , che scende a un -5,3 % se si considerano i risultati dall ’ inizio dell ’ anno . Per l ’ economia tedesca i due comparti critici sono l ’ automotive e le costruzioni , ma la situazione generale è tutt ’ altro che rosea , come dimostrato dalla previsione di crescita zero per il 2024 da parte dell ’ istituto IFO . La locomotiva d ’ Europa si è dunque fermata , e per molte delle nostre imprese questa situazione è tutt ’ altro che incoraggiante considerando lo stretto rapporto che unisce i due Paesi sul piano industriale . Nell ’ attesa che il colosso tedesco riparta si rende quindi necessario intensificare i rapporti con le altre nazioni , a partire dalla vicina Spagna per esempio , che in questo momento mostra interessanti opportunità per le nostre imprese .

di Davide Davò

Scenario delicato

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