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Economia merciali con l ’ Italia sono crescenti negli anni , a parte l ’ interruzione della pandemia . Nel 2021 l ’ interscambio è stato di 3,5 miliardi di euro (+ 27 % rispetto all ’ anno precedente ), con esportazioni italiane di 2,2 miliardi (+ 29 %) e importazioni di 1,3 miliardi (+ 23,8 %). I principali prodotti esportati dall ’ Italia sono stati : prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio ( 21,6 %), macchinari ( 15,2 %), prodotti tessili ( 8,8 %). L ’ Italia importa dal Marocco autoveicoli ( 43,3 % dell ’ import ), prodotti alimentari ( 26,9 %) e articoli di abbigliamento ( 8,6 %). Nel panorama del Paese domina l ’ industria automobilistica , dove offre una piattaforma produttiva che ha attirato numerosi grandi Gruppi mondiali dell ’ automotive . Secondo i piani , nel 2025 potrebbe produrre circa 1 milione di autoveicoli . Anche la produzione di componentistica aeronautica si sta sviluppando , con oltre 140 aziende del settore insediate nel Paese , che contribuiscono per oltre il 5 % al totale delle esportazioni marocchine . Un importante contributo è venuto dall ’ accordo con la Boeing , che si propone di realizzare un distretto industriale di subfornitori con un valore prodotto di circa 1,5 miliardi di €. Oltre alla componentistica vi sono molte aziende impegnate nella filiera aeronautica in attività di assemblaggio , produzione di sistemi elettrici , manutenzione , riparazione e revisione . Gli esperti prevedono l ’ evoluzione di nuove competenze nel trattamento dei materiali , la riparazione dei compositi , la fabbricazione di parti e componenti in leghe metalliche speciali . Nel settore delle infrastrutture , il piano governativo si estende fino al 2035 . Il programma riguarda il settore stradale : realizzazione o ristrutturazione di 7.000 km di strade statali , 1.273 km di autostrade e 24.000 km di strade rurali , oltre a un programma di manutenzione di oltre 2.000 km di strade ogni anno . Principale committente di queste opere è Autoroutes du Maroc . Nel settore ferroviario , il programma comprende progetti di linee normali ( 2.743 km ) e di linee ad alta velocità ( 1.500 km ). Nel settore aeroportuale , si vuole ampliare gli aeroporti esistenti per incrementarne la capacità . È prevista la costruzione di sei nuovi poli marittimi , l ’ espansione di sette strutture e la ristrutturazione di cinque porti già esistenti . Secondo le stime del Governo , l ’ intero programma richiederà investimenti per circa 55 miliardi di euro . I principali committenti sono le Ferrovie dello Stato , l ’ Ufficio nazionale degli Aeroporti e l ’ Agenzia nazionale dei Porti . Il Marocco investe molto anche nello sviluppo delle energie rinnovabili . L ’ obiettivo del Governo è di arrivare al 52 % di energia elettrica prodotta da rinnovabili entro il 2030 . Altri settori industriali importanti sono : miniere e industria manifatturiera per la trasformazione delle materie prime in prodotti destinati sia al consumo interno che all ’ esportazione ; industria tessile ; industria farmaceutica , chimica , parachimica ed elettronica ; lavorazione della pelle e calzature . Tunisia . Paese relativamente più piccolo rispetto ai precedenti , ma egualmente importante per il commercio italiano . Secondo il Governo tunisino nel 2024 il PIL crescerà del 3 %, previsione confermata anche dalla Banca Mondiale , però condizionatamente all ’ adozione di riforme economiche e finanziarie che possano risanare l ’ economia del Paese . Nell ’ ultimo anno la forte siccità ha messo in ginocchio il settore agricolo , mentre il settore turistico ha registrato una crescita esplosiva . Il settore manifatturiero ha registrato tassi di crescita contenuti , con punte del + 6 % per il tessile e l ’ abbigliamento e del + 5 % per l ’ industria meccanica ed elettrica . L ’ Italia è dal 2022 il primo partner commerciale della Tunisia , con un interscambio che ha superato i 7 miliardi di euro ( fonte Istat ), e un saldo commerciale in attivo . Siamo il secondo cliente e il primo fornitore del Paese . In particolare , l ’ export italiano è cresciuto di quasi il 40 %, passando dai 2,85 miliardi di euro del 2021 ai 3,96 miliardi di euro del 2022 . La presenza economica italiana in Tunisia conta circa 900 imprese , la maggior parte delle quali totalmente esportatrici . Esse impiegano circa 70mila persone e rappresentano quasi un terzo di tutte le imprese a partecipazione straniera presenti in Tunisia . Sono concentrate principalmente nella regione della Grande Tunisi e nelle zone costiere , e i settori principali sono : manifatturiero ( tessile / abbigliamento ), energia , costruzioni e grandi opere , componentistica automotive , trasporti , meccanico , elettrico , farmaceutico , turistico e agroalimentare . Tra i principali prodotti esportati dall ’ Italia in Tunisia figurano le materie prime energetiche , i metalli , i tessili , il cuoio , le apparecchiature elettriche , la plastica , i motori , i prodotti chimici e farmaceutici e i macchinari . La Tunisia rappresenta una piattaforma produttiva naturale per le imprese italiane impegnate a diversificare le proprie attività e penetrare nuovi mercati nel Maghreb , nell ’ Africa subsahariana e nel Golfo . I vantaggi per le imprese italiane vanno dalla vicinanza a importanti mercati in Europa e Africa al costo competitivo dei fattori di produzione , da una normativa locale volta a favorire gli investimenti alla presenza di filiere produttive competitive ad alto valore aggiunto ( in particolare per tessile , aeronautico , automotive , energie rinnovabili e telecomunicazioni ). Fra l ’ Unione Europea e la Tunisia è in vigore dal 1998 un accordo di libero scambio per i prodotti industriali . Esistono , tuttavia , ancora dei settori in cui il Paese applica talvolta delle barriere non tariffarie . Dall ’ ottobre 2015 è in corso un negoziato per un accordo più completo per quanto riguarda un ’ ulteriore integrazione delle due economie attraverso un ’ armonizzazione della normativa tunisina all ’ UE , la graduale rimozione dei vari ostacoli al commercio e l ’ apertura dei servizi . L ’ Accordo di Agadir tra Tunisia , Marocco , Egitto e Giordania prevede la libera circolazione di beni industriali tra i quattro Paesi firmatari dal 1 ° gennaio 2005 . Dal 2018 la Tunisia è divenuta membro del Mercato Comune dell ’ Africa Orientale e Meridionale ( COMESA ).

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