TecnoLamiera Nov/Dic 2025 | Page 81

e alla definizione di ogni singola quota tra una linea di piega e l’ altra. Infine, si passa alla preparazione della macchina, alla programmazione CNC e alla piegatura effettiva del pezzo, con relativa verifica qualitativa del risultato. Un percorso così strutturato, ricco di esercitazioni pratiche e ripetute, consente di formare operatori realmente preparati su tutto il processo che il foglio di lamiera deve compiere, non solo su una singola fase della lavorazione
Durante i corsi Accademia della Piegatura( ADP), ciò che viene costantemente fatto è coinvolgere ogni partecipante fin dalle fasi iniziali del progetto

Idealmente, occorre che ogni particolare in lamiera da produrre venga progettato fin dall’ Ufficio Tecnico con consapevolezza e conoscenza dei principi della piegatura

primariamente al reparto piegatura. È spesso avvenuto che ottimi corsisti divenuti prima operatori della produzione, dopo la giusta è sana gavetta, siano successivamente approdati in Ufficio Tecnico portando su CAD 3D l’ esperienza della produzione e della formazione pratica.
Dalla progettazione del pezzo fino alla piega Durante i corsi Accademia della Piegatura( ADP), ciò che cerchiamo costantemente di fare è coinvolgere ogni partecipante fin dalle fasi iniziali del progetto. Si parte dalla concezione del pezzo, verificando i limiti di fattibilità in funzione degli utensili consigliati e della macchina disponibile. Successivamente, si procede al calcolo dello sviluppo
Esercizi su pezzi già esistenti Accanto a queste attività pratiche, proponiamo anche esercitazioni“ postume”: utilizziamo complessivi didattici già sviluppati e completi di messe in tavola, per simulare la gestione del pezzo dopo il taglio e la progettazione. In questo modo, la verifica dello sviluppo della lamiera diventa uno strumento utile per comprendere se il pezzo è effettivamente gestibile a bordo macchina. Inoltre, la scelta dell’ utensile corretto aiuta a ottenere il miglior risultato possibile già al primo colpo. Per concludere ancora più verticalmente il percorso, tutti i particolari prodotti vengono fra loro assemblati direttamente da chi li ha piegati: in un processo dove tutto è collegato in catena bisogna sempre essere consapevoli delle necessità delle fasi successive.
Standardizzazione vs soggettività Durante la formazione spieghiamo come ogni azienda dovrebbe dotarsi di un manuale interno di piegatura, un documento cartaceo che raccolga in modo chiaro, inequivocabile e strutturato tutti i passaggi necessari per gestire correttamente le lavorazioni, sia in Ufficio Tecnico che nel reparto piegatura. Questo manuale deve essere redatto, studiato, conservato e aggiornato nel tempo, diventando una vera e propria guida aziendale, utile sia agli operatori attuali che a quelli futuri. Ogni reparto dovrebbe contribuire alla propria parte di manuale, descrivendo metodi, parametri, limiti utensili, criteri di scelta e di controllo, affinché il metodo di lavoro rimanga uniforme e replicabile. Un operatore ben formato e consapevole saprà prendere le decisioni corrette anche con strumenti semplici: un CAD 2D o una piegatrice con controllo numerico tradizionale saranno sufficienti per ottenere risultati precisi e coerenti. Al contrario, un operatore non formato o inconsapevole compirà inevitabilmente errori, anche utilizzando le tecnologie più evolute come un CAD 3D di ultima generazione, un software CAD / CAM di piegatura o un controllo con tridimensionale avanzato. www. techlamiera. it
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