La cella di piegatura mobile entra in produzione Accanto alla TruBend 3000, TRUMPF ha presentato a Blechexpo la nuova Flex Cell, una cella di piegatura mobile che incarna la flessibilità produttiva del futuro. Pensata per essere facilmente collegata alla TruBend 7050, la Flex Cell consente di automatizzare in pochi minuti il processo di piegatura, trasformando la macchina in una postazione autonoma e altamente produttiva. La vera innovazione è l’ integrazione con TecZone Bend: il software è in grado di programmare simultaneamente la piegatrice e il robot, eliminando la necessità di creare due programmi separati. Il sistema genera automaticamente i programmi per macchina e robot, compreso il controllo collisioni. La programmazione può essere eseguita offline dall’ ufficio tecnico ma anche gli operatori senza esperienza di programmazione possono configurare la cella in pochi passaggi. Questo non solo riduce i tempi di setup, ma semplifica radicalmente l’ interazione uomo-macchina, rendendo l’ automazione conveniente anche per lotti piccoli e variabili. La Flex Cell è in grado di gestire componenti complessi e assiemi articolati, con formati fino a 600 × 400 mm e spessori fino a 6 mm. In combinazione con la TruBend 7050, si adatta a realtà con volumi di produzione variabili e può operare in autonomia durante turni non presidiati.
Con TecZone Bend, il robot e la piegatrice possono essere programmati da remoto( Fonte: TRUMPF)
Manutenzione predittiva e servizi digitali La TruBend 3000 è predisposta per integrarsi all’ interno di un ambiente smart factory, grazie a interfacce digitali compatibili con magazzini automatici e sistemi gestionali TRUMPF. Ma la digitalizzazione non si ferma al flusso produttivo: comprende anche la gestione del servizio. Attraverso il sistema di monitoraggio delle condizioni, il controllo remoto e la Service App TRUMPF, i clienti possono ricevere assistenza immediata e monitorare le prestazioni della macchina in tempo reale. In questo modo, l’ 80 % delle anomalie può essere risolto a distanza, senza la presenza fisica di un tecnico, riducendo i tempi di fermo macchina e i costi di intervento. La possibilità di intervenire da remoto rappresenta un passaggio importante verso una manutenzione predittiva realmente efficace, dove il dato anticipa il problema e ne previene le conseguenze. Un vantaggio competitivo, soprattutto per le aziende che lavorano su turni o in produzioni non presidiate.
Una nuova prospettiva sulla piegatura Dietro le nuove soluzioni TRUMPF si intravede un’ evoluzione più ampia: la piegatura non è più solo un processo di deformazione della lamiera, ma un nodo centrale di integrazione tra software, robotica e competenze umane. La digitalizzazione e la robotica stanno trasformando il concetto stesso di“ macchina utensile”, che diventa parte di un sistema integrato capace di comunicare, apprendere e adattarsi liberando l’ operatore da compiti ripetitivi e usuranti. Soluzioni come TruBend 3000 e Flex Cell offrono un esempio concreto di questa evoluzione, portando nel quotidiano degli stabilimenti produttivi ciò che fino a pochi anni fa era prerogativa di impianti automatizzati di fascia alta.
Ridefinire il concetto di produttività nella piegatura La piegatura della lamiera sta vivendo un momento di profonda trasformazione. TRUMPF, con la TruBend 3000 e la Flex Cell, dimostra che innovare non significa solo aumentare la velocità o la precisione, ma ripensare il rapporto tra uomo, macchina e software. L’ obiettivo è creare processi più intelligenti, in cui la tecnologia amplifica le competenze umane e rende la produzione più agile, sicura e sostenibile. Un nuovo equilibrio in cui precisione, efficienza e intelligenza di processo si fondono, ridisegnando il concetto stesso di produttività nella lavorazione della lamiera.
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